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Enti locali, Ministero Economia ripartisce 900 milioni di euro

Assegnati gli "spazi finanziari" per il 2018 destinati in gran parte a edilizia scolastica, impianti sportivi, ricostruzione e messa in sicurezza dei territori

Economia
Enti locali, Ministero Economia ripartisce 900 milioni di euro
(Teleborsa) - Il Ministero dell'Economia libera nuove risorse finanziarie a favore degli enti locali.

Con un decreto di Via XX Settembre sono stati infatti assegnati gli "spazi finanziari" per il 2018, pari a 900 milioni di euro, dando attuazione a quello che viene definito "patto di solidarietà nazionale verticale".

Il patto di solidarietà nazionale verticale, introdotto con la legge di stabilità per il 2017, consente infatti agli enti locali di realizzare investimenti, nonostante il vincolo del pareggio di bilancio e senza impatti negativi per i saldi di finanza pubblica, grazie ad un meccanismo di flessibilità che permette l’utilizzo degli avanzi di bilancio degli esercizi precedenti e il ricorso al debito.

Con le risorse disponibili gli enti potranno realizzare investimenti destinati in gran parte ad interventi per l’edilizia scolastica, gli impianti sportivi, la ricostruzione e la messa in sicurezza dei territori.

La ripartizione delle risorse, si legge un una nota del Tesoro, ha interessato 1.847 enti locali con una netta prevalenza dei Comuni. Quelli che ne hanno beneficiato sono 1.809, che hanno assorbito 767 milioni, pari all’85% degli spazi finanziari disponibili. La parte restante è stata destinata per il 9% alle Città metropolitane e per il 6% alle Province.

Rispettando le indicazioni di priorità contenute nella legge, per quanto riguarda gli spazi assegnati ai Comuni, il 33% delle risorse, pari a 256 milioni di euro, è stato attribuito all’edilizia scolastica, il 13% (99 milioni) agli impianti sportivi, il 4% (34 milioni) alla ricostruzione a seguito di eventi sismici e metereologici, il 23% (174 milioni) è stato assegnato ai Comuni sotto i 5.000 abitanti.

Per le Città Metropolitane e le Province la parte più rilevante delle risorse disponibili, il 65%, è stata concentrata sul settore dell’edilizia scolastica.

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