(Teleborsa) -
Chiude in territorio negativo Piazza Affari colpita insieme alle altre principali Borse europee da un'ondata di forti vendite in scia all'annuncio dei
dazi sulle importazioni negli Stati Uniti di prodotti in acciaio e alluminio che ha sollevato i timori di una guerra commerciale. Il
presidente Donald Trump ha fatto sapere che imporrà
tariffe pesanti sui due metalli per proteggere i produttori americani.
Leggera crescita dell'
Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,231. Lieve aumento per l'
oro, che mostra un rialzo dello 0,27%. Nessuna variazione significativa per il mercato petrolifero, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che si attesta sui valori della vigilia a 61,09 dollari per barile.
Lo
Spread fa un piccolo passo verso il basso, con un calo dell'1,50% a quota 129 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta all'1,93%.
Nello scenario borsistico europeo in caduta libera
Francoforte, che affonda del 2,27%, sotto pressione
Londra, che accusa un calo dell'1,47%, e pesante
Parigi, che segna una discesa di ben -2,39 punti percentuali.
A picco Piazza Affari in chiusura di seduta, con il
FTSE MIB che accusa un ribasso del 2,39%, portando avanti la scia ribassista di tre cali consecutivi, avviata mercoledì scorso; sulla stessa linea, il
FTSE Italia All-Share è crollato del 2,30%, scendendo fino a 24.065 punti. Pessimo il
FTSE Italia Mid Cap (-1,62%), come il FTSE Italia Star (-1,6%).
Alla chiusura di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 3,28 miliardi di euro, con un incremento del 18,75%, rispetto ai precedenti 2,76 miliardi di euro; mentre i volumi scambiati sono passati da 1,03 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 1,13 miliardi, mentre i contratti si sono attestati a 360.274, rispetto ai precedenti 291.497.
Su 226 titoli scambiati sulla borsa di Milano, 186 azioni hanno chiuso in territorio negativo, mentre 32 azioni hanno portato a casa un rialzo. Invariate le altre 8 azioni del listino milanese.
In discesa a Piazza Affari tutti i comparti. Nel listino, le peggiori performance sono state quelle dei settori
Automotive (-4,45%),
Servizi per la finanza (-3,95%) e
Chimico (-2,98%).
Affondano o perdono terreno
tutte le Blue Chip di Milano. I più forti ribassi si sono verificati su
Exor, che ha archiviato la seduta a -6,08%.
Seduta drammatica per
Fiat Chrysler, che crolla del 5,72%.
Sensibili perdite per
CNH Industrial, in calo del 4,68%.
In apnea
Ferragamo, che arretra del 4,52%.
Al Top tra le azioni italiane a
media capitalizzazione,
De'Longhi (+3,21%),
Amplifon (+1,23%),
doBank (+0,89%) e
OVS (+0,76%). I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
Juventus, che ha archiviato la seduta a -7,70%.
Tonfo di
El.En, che mostra una caduta del 4,28%.
Lettera su
Banca Mediolanum, che registra un importante calo del 4,19%.
Affonda
Biesse, con un ribasso del 4,18%.