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Fisco, stretta UE anti evasione sugli intermediari

Dal 2020 devono comunicare ad autorità schemi a rischio evasione

Economia
Fisco, stretta UE anti evasione sugli intermediari
(Teleborsa) - La Commissione europea ha accolto con favore l'accordo politico raggiunto dagli Stati membri dell'UE, sulle nuove norme in materia di trasparenza per gli intermediari - quali consulenti finanziari, contabili, banche ed avvocati - che progettano e promuovono programmi di pianificazione fiscale per i loro clienti e li aiutano a portare gli utili nei paesi a bassa tassazione.

La decisione, è stata presa dai ministri degli Affari economici e finanziari dell'UE, durante la riunione odierna a Bruxelles. L'Ecofin ha dunque approvato una stretta contro gli evasori, che stavolta colpisce direttamente una categoria (degli intermediari) che finora non ha mai avuto obblighi specifici.

Le nuove norme entreranno in vigore dal 1° luglio 2020, contribuiranno a far aumentare la trasparenza fiscale aiutando ad individuare i casi di evasione.

In pratica gli intermediari dovranno comunicare alle autorità competenti, prima di applicarli, quegli schemi fiscali transfrontalieri che presentano caratteristiche o "segni distintivi" che indicano un "rischio" di elusione o evasione fiscaale: ovvero, l'utilizzo di perdite per ridurre la base imponibile, l'uso di regimi fiscali speciali, o accordi tra Paesi che non rispettano gli standard internazionali.

Se l'intermediario non rispetterà tali obblighi, gli Stati membri applicheranno sanzioni.

"Le nuove norme concordate oggi confermano che l'UE è leader mondiale della trasparenza fiscale - ha commentato il commissario per gli affari economici Pierre Moscovici - . In futuro, gli intermediari dovranno condividere con le amministrazioni fiscali gli schemi che vendono ai loro clienti. Le amministrazioni fiscali avranno quindi accesso alle informazioni di cui hanno bisogno per porre fine ai piani aggressivi che erodono le loro basi imponibili. Questo accordo rappresenta un ulteriore passo verso una maggiore apertura e una migliore cooperazione, facilitando una tassazione più equa ed efficace in tutta l'UE" - ha concluso il commissario.
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