(Teleborsa) - Indici statunitensi deboli a metà seduta dopo un avvio tonico e il
dato sui prezzi al consumo che ha mostrato una
lieve accelerazione dell'inflazione nel mese di febbraio. Fermi, invece, i salari.
Si tratta dell'ultima lettura cruciale sull'andamento dell'inflazione in vista di un possibile aumento dei tassi da parte della Federal Reserve la settimana prossima, durante la riunione di politica monetaria della banca centrale statunitense.
Sul fronte societario, attenzione ai titoli
Qualcomm/
Broadcom dopo che
il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha bloccato il takeover proposto da parte di Broadcom su Qualcomm facendo leva sulla sicurezza nazionale.
Il
Dow Jones si ferma a 25.130,46 punti, mentre, al contrario, si muove al ribasso lo
S&P-500, che perde lo 0,29%, scambiando a 2.774,9 punti. Poco sotto la parità il
Nasdaq 100 (-0,69%); sulla parità lo
S&P 100 (-0,11%).
In discesa a Wall Street tutti i comparti dell'S&P 500. Nella parte bassa della classifica del paniere S&P 500, sensibili ribassi si manifestano nei comparti
Information Technology (-0,66%),
Finanziario (-0,61%) e
Energia (-0,56%).
Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones,
United Health (+2,24%),
Johnson & Johnson (+1,61%),
Intel (+0,95%) e
McDonald's (+0,79%). Le più forti vendite, invece, si manifestano su
General Electric, che prosegue le contrattazioni a -4,40%. Seduta negativa anche per
Microsoft, che mostra una perdita dell'1,98%.
Tra i
best performers del Nasdaq 100,
Micron Technology (+2,63%),
J.B. Hunt Transport Serv (+1,46%),
Biogen (+1,33%) e
Gilead Sciences (+1,30%). Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Qualcomm, che prosegue le contrattazioni a -4,63%.