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Corte dei Conti: "Risorse insufficienti per l'edilizia del patrimonio sanitario"

La magistratura contabile rivela che appare assolutamente insufficiente lo stanziamento di soli 90 milioni di euro

Economia
Corte dei Conti: "Risorse insufficienti per l'edilizia del patrimonio sanitario"
(Teleborsa) - Appare "assolutamente insufficiente lo stanziamento di soli 90 milioni di euro per la realizzazione delle misure di prevenzione degli incendi nelle strutture sanitarie, mentre nessuna dotazione risulta essere stata destinata per il loro adeguamento alle più recenti norme antisismiche". E' quanto rileva la Corte dei Conti in merito all'attuazione del programma straordinario per la ristrutturazione edilizia e l'ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario.

L'indagine della magistratura contabile indica che per l'esecuzione del programma straordinario con vari provvedimenti normativi sono stati stanziati complessivamente 24 miliardi, di cui residua, ancora da ripartire, la somma di 820 milioni.

"Dall'indagine è emerso che i finanziamenti sono stati quasi totalmente utilizzati, mentre numerose e assai costose risultano ancora quelle opere che è necessario eseguire per rispondere concretamente alle esigenze di una sanità di qualità, accessibile a tutti anche sotto il profilo della sicurezza".

La magistratura contabile ricorda che solo "per l'adeguamento alle norme più recenti antisismiche il ministero ha stimato in non meno di 12 miliardi lo stanziamento necessario per la messa in sicurezza nelle strutture ospedaliere in zone sismiche I e II, a cui vanno aggiunti altri 3 miliardi per il loro adeguamento alla normativa antincendio, nell'ambito di un fabbisogno finanziario complessivo che ammonta a non meno di 32 miliardi di euro.


Nel periodo che va dal 2012 al 2016 sono stati sottoscritti 15 accordi di programma che prevedono un totale di 211 interventi, di cui soltanto il 7% è stato completamente realizzato (15 interventi), mentre per il 68 % (145 interventi) le opere sono ancora da iniziare e per il 25 % i lavori sono in corso di esecuzione (51 interventi).


La corte considera inoltre che per gli anni 2000-2013, il settore delle infrastrutture nella sanità è stato anche oggetto di programmi cofinanziati dall'Unione Europea per un importo complessivo di 5,19 miliardi, che hanno permesso di realizzare 1.222 interventi, non tutti ancora conclusi".
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