(Teleborsa) - Inizio di anno con il segno meno per la bilancia commerciale italiana.
A gennaio 2018 il
saldo commerciale dell'Italia con il resto del mondo è in deficit per 87 milioni di euro rispetto al rosso di 515 milioni registrati nello stesso mese dell'anno precedente.
A pesare, spiega l'ISTAT, è l'
energia, al netto della quale si registra un avanzo di 3 miliardi di euro.
Rispetto al mese precedente, entrambi i flussi commerciali sono in diminuzione: -
4,4% per l’import e -
2,5% per l’export mentre
in termini tendenziali si rileva un aumento significativo sia dell’export (+9,5%) sia dell’import (+7,8%), entrambi determinati principalmente dalla sostenuta crescita dell’interscambio con l’area dell'Unione Europea.
La diminuzione congiunturale dell’export, dopo tre mesi consecutivi di crescita, è determinata dal calo delle vendite sia verso i mercati extra UE (-3,8%) sia verso i mercati UE (-1,5%). Anche la flessione degli acquisti è da ascrivere ad una riduzione in entrambe le aree: -4,6% per i paesi UE e -4,1% per quelli extra UE.
Tra i settori che contribuiscono in misura più rilevante alla crescita tendenziale dell’export si segnalano
articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+25,9%),
metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+17,1%),
sostanze e prodotti chimici (+14,4%), prodotti delle altre attività manifatturiere (+13,4%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+12,8%).
Nel mese di gennaio 2018
l’indice dei prezzi all’importazione dei prodotti industriali aumenta dello 0,4% rispetto al mese precedente e dell’1,5% nei confronti di gennaio 2017.