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Il petrolio torna nel mirino degli investitori

Ad alimentare gli acquisti sull'oro nero la possibilità che l'OPEC estenda i tagli alla produzione e i timori per un'escalation di tensioni tra Stati Uniti e Iran

Economia, Energia
Il petrolio torna nel mirino degli investitori
(Teleborsa) - Finale di ottava in corsa per le quotazioni del petrolio, che si porta ai massimi di molte settimane.

A dare linfa all'oro nero la possibilità che l'OPEC estenda i tagli alla produzione per tutto il 2019. Il Ministro dell'Energia dell'Arabia Saudita, Khalid al-Falih, ha dichiarato che l'Organizzazione dei Paesi esportatori dovrebbe prendere accordi con i Paesi non OPEC sui tagli alla fornitura anche il prossimo anno, riporta Reuters.

Driver al rialzo anche la decisione del Presidente statunitense Donald Trump di nominare John Bolton consigliere per la sicurezza nazionale. Dal momento che Bolton è noto per la propria posizione "dura" nei confronti di alcuni Paesi ritenuti "nemici" degli USA, il mercato teme un inasprimento dei rapporti con l'Iran che è, come noto, il terzo maggior produttore di petrolio in Medio Oriente.

A inizio settimana l'inquilino della Casa Bianca ha invece nominato Segretario di Stato il Direttore della Central Intelligence Agency (CIA) Mike Pompeo. Quest'ultimo ha sempre criticato gli accordi sul nucleare in Iran firmati nel 2015.

In questo momento il West Texas Intermediate (WTI) avanza di 1,20 dollari a 66,50 dollari al barile mentre il Brent guadagna 1,24 dollari a 70,15 dollari. E' la prima volta da gennaio che il petrolio del Mare del Nord supera quota 70 dollari.
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