(Teleborsa) -
Si conclude una giornata negativa per le principali Borse europee che sono rimaste in ostaggio dei timori di una guerra commerciale, dopo che il Presidente americano
Trump ha dato il
via libera a nuovi dazi sui prodotti cinesi, salvando per ora l'
Unione Europea ma scatenando le
ire di Pechino che minaccia contromisure.
Sul valutario, l'
Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,236. L'
Oro, in aumento (+0,77%), raggiunge 1.348,6 dollari l'oncia. Pioggia di acquisti sul petrolio (
Light Sweet Crude Oil), che porta a casa un guadagno dell'1,73%. Ad alimentare gli acquisti sull'oro nero la possibilità che l'
OPEC estenda i tagli alla produzione e i timori per un'escalation di tensioni tra Stati Uniti e Iran.
Tra i mercati del Vecchio Continente affonda
Francoforte, con un ribasso dell'1,77%, giornata fiacca per
Londra che segna un calo dello 0,44%. Sotto pressione
Parigi, con un forte ribasso dell'1,39%.
A Milano, si è mosso sotto la parità il
FTSE MIB che scende dello 0,49%. Sulla stessa linea, si è mosso al ribasso il
FTSE Italia All-Share, che ha perso lo 0,22%.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Leonardo (+2,04%),
A2A (+1,86%),
Terna (+1,60%) e
UBI Banca (+1,58%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
STMicroelectronics, che ha terminato le contrattazioni a -4,08%. A dare una spinta al ribasso
Micron Technology che ha
influenzato negativamente il comparto dei semiconduttori sia a Wall Street e in Europa.
Crolla Tenaris, con una flessione del 4,05%.
Vendite a piene mani su
Brembo che soffre un decremento del 2,30%.
Giornata no per
Fiat Chrysler, che registra un ribasso del 2,03%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano,
Fincantieri (+5,43%),
Salini Impregilo (+4,89%), g
razie a un nuovo contratto in USA. In salita
ERG (+2,87%) e
Acea (+2,10%).
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su
Datalogic, che ha chiuso a -8,46%.
Sessione no per
Banca Ifis, che lascia sul tappeto una perdita del 3,52%.
In caduta libera Anima Holding che affonda del 3,27%.