(Teleborsa) -
Generali effettuerà investimenti green (in infrastrutture e green bond)
per 3,5 miliardi entro il 2020 e non effettuerà nuovi investimenti in società legate al settore carbonifero. Lo precisa il gruppo, nel giorno dell'assemblea che ha preso il via a Trieste tra le
proteste degli attivisti di Greenpeace Italia.
"La strategia prevede azioni su investimenti e underwriting, le attività core del Gruppo. In relazione agli investimenti,
Generali aumenterà l'esposizione verso attività green, disinvestendo inoltre progressivamente dalle società legate al carbone. Rispetto all’underwriting, aumenterà l’offerta di prodotti a valenza ambientale, impegnandosi a mantenere la già minima esposizione al settore del carbone che si riferisce prevalentemente ai Paesi dove l’economia e l’occupazione sono fortemente dipendenti dal carbone.
Con riferimento all'attuale esposizione al settore del carbone, pari a circa 2 miliardi si euro, dismetterà gli investimenti azionari e disinvestirà quelli obbligazionari, portandoli a scadenza o valutando la possibilità di dismetterli prima della scadenza. Rispetto all'underwriting, Generali, con riferimento ai premi relativi ai prodotti non-Vita, svilupperà
assicurazioni green e aumenterà la quota del portafoglio premi relativamente al settore delle energie rinnovabili. Sarà aumentata l'offerta di prodotti a valenza ambientale (ad esempio mobilità sostenibile ed efficienza energetica) per il
mercato retail e le
PMI.
Per quanto riguarda l'esposizione nei Paesi in cui l’economia e l’occupazione sono fortemente dipendenti dal carbone e non esistono alternative nel breve termine,
la strategia di Generali prevede in particolare il monitoraggio dei loro piani di riduzione degli impatti ambientali, della strategia di transizione verso attività a basso impatto ambientale e delle misure previste per la protezione della comunità e dei cittadini. Si tratta in ogni caso di un'esposizione del Gruppo limitata: rispetto al totale dei premi dei prodotti non-Vita, l’esposizione stessa è pari a circa lo 0,1%, mentre per gli investimenti è pari allo 0,02% del totale degli asset che gestisce il Gruppo. Del resto, è proprio la presenza in questi Paesi che può consentire a Generali di essere efficace per favorire il cambiamento.
In particolare, in
Polonia, il decimo maggiore consumatore al mondo di carbone e il secondo in Europa - il 92% dell’elettricità e l’89% del riscaldamento vengono generati utilizzando il carbone - la riduzione potrebbe realisticamente chiedere molti anni.
Generali ha quindi optato per un approccio pragmatico, promuovendo e incoraggiando una serie di progetti di adeguamento delle centrali energetiche, parte delle quali vengono coperte in co-assicurazione, e di ammodernamento degli impianti. Generali sta ora implementando la propria strategia in tutte le sue aree di operatività e fornirà periodicamente aggiornamenti puntuali".