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Pernod Ricard scivola a Parigi dopo il dato sulle vendite

Finanza
Pernod Ricard scivola a Parigi dopo il dato sulle vendite
(Teleborsa) - Pressione su Pernod Ricard, che tratta con una perdita dell'1,08%.

Il gruppo francese di liquori ha registrato un calo delle vendite, nel terzo trimestre, ma ha assicurato che aumenterà la politica dei dividendi.

Le vendite, nei tre mesi chiusi al 31 marzo, sono diminuite dello 0,5% a 1,98 miliardi di euro, in parte a causa delle continue difficoltà in Spagna e Francia e della sfavorevole fase di esportazione in Russia.
Nel mercato asiatico e nel resto del mondo, la società ha registrato, invece, vendite trimestrali pari a 901 milioni, in crescita dell'8% rispetto all'anno precedente.

Nei primi nove mesi, le vendite sono salite del 6,3% a oltre 7 miliardi di euro, grazie alla spinta dei mercati emergenti (+13%). "Confermiamo la nostra guidance per l'anno fiscale 2018, nella parte alta del range, con una crescita organica dei profitti da operazioni ricorrenti di circa il 6 per cento" - ha dichiarato il presidente e amministratore delegato di Pernod, Alexandre Ricard.

Il Board del produttore di vodka Absolut, champagne Mumm e whisky Jameson ha annunciato un dividendo provvisorio in contanti di 1,01 euro per azione per l'esercizio in corso, con la promessa di un progressivo aumento della distribuzione delle cedole, nei prossimi tre anni fino a circa il 50% dell'utile netto da operazioni ricorrenti.

Lo scenario su base settimanale del colosso degli alcolici rileva un allentamento della curva rispetto alla forza espressa dal CAC40. Tale ripiegamento potrebbe rendere il titolo oggetto di vendite da parte degli operatori.

Lo scenario di medio periodo è sempre connotato positivamente, mentre la struttura di breve periodo mostra qualche cedimento, letto dai relativi indicatori, per l'opposizione della resistenza stimata a quota 140,7 Euro. Funzionale il controllo della situazione di breve offerta dai supporti a 136,3. E' concreta la possibilità di una continuazione della fase correttiva verso quota 134,7.
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