(Teleborsa) -
Seduta prudente per Piazza Affari e le principali borse del Vecchio Continente, poco aiutate nel pomeriggio dall'
avvio in rosso di Wall Street.
Sul valutario l'
Euro / Dollaro USA lascia sul parterre lo 0,32% mentre tra le commodities l'
Oro continua la seduta con un calo dello 0,52% mentre il petrolio (Light Sweet Crude Oil)
si conferma al top di tre anni, complice anche il
calo delle scorte USA.
Sui livelli della vigilia lo
spread, che si mantiene a 118 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,77%. Intanto
proseguono le consultazioni per la formazione del Governo.
Tra gli indici di Eurolandia senza spunti
Francoforte e
Londra, mentre
Parigi evidenzia un lieve incremento dello 0,21%.
A Piazza Affari il
FTSE MIB si ferma poco sopra la parità (+0,14%) a 23.792 punti; sulla stessa linea, incolore il
FTSE Italia All-Share, che archivia la seduta a 26.017 punti, sui livelli della vigilia. Variazioni negative per il
FTSE Italia Mid Cap (-0,82%), come il FTSE Italia Star (-0,6%).
A Piazza Affari il
controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,71 miliardi di euro, in calo del 7,88%, rispetto ai 2,94 miliardi della vigilia; per quanto concerne i volumi, questi si sono attestati a 0,94 miliardi di azioni, rispetto ai 1,27 miliardi precedenti.
A fronte dei 224 titoli trattati sulla piazza milanese, 127 azioni hanno chiuso in calo, mentre 80 azioni hanno portato a casa un incremento. Poco mosse le altre 17 azioni del listino italiano.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, ben comprata
Leonardo +1,54% e
Telecom Italia +1,48%. Quest'ultima continua a catturare l'attenzione degli investitori per via della
guerra sulla governance tra Vivendi e Elliott.
Si è mossa in territorio positivo
UBI Banca, mostrando un incremento dell'1,37%.
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
STMicroelectronics, che ha terminato le contrattazioni a -3,36%. Giù anche
Italgas, che mostra una perdita dell'1,42%, e
Fiat Chrysler -1,39%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
Maire Tecnimont (+3,84%),
Credito Valtellinese (+3,20%),
De'Longhi (+3,15%) e
Banca Ifis (+1,76%).
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su
OVS, che ha chiuso a -32,10% in scia al
bilancio inferiore alle previsioni.
Lettera su
Gima Tt, che registra un importante calo del 6,25%,
Diasorin -3,67% e
IMA -3,50%.