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Alitalia interessa sempre Lufthansa… ma "ristrutturata"

"Il modo in cui si presenta oggi Alitalia non ci interessa affatto", ha dichiarato il direttore finanziario del gruppo tedesco Ulrik Svensson

Economia, Trasporti
Alitalia interessa sempre Lufthansa… ma "ristrutturata"
(Teleborsa) - Dopo il via libera del Consiglio dei Ministri al decreto legge che proroga di sei mesi la procedura di vendita e il termine del rimborso del prestito ponte di Alitalia, oggetto di un faro da parte dell'Unione Europea, diventa sempre più difficile la posizione di Lufthansa per l'acquisto dell'ex compagnia di bandiera.



"L'Italia è un mercato molto importante. Per noi è il secondo mercato importante dopo gli Stati Uniti. Ma il modo in cui si presenta oggi Alitalia non ci interessa affatto", ha dichiarato il direttore finanziario del gruppo tedesco Ulrik Svensson. "Abbiamo consegnato agli italiani un concept paper su come una compagnia aerea completamente ristrutturata potrebbe apparire in termini di dimensioni, costi, destinazioni e così via. Ma questa ristrutturazione dovrà essere fatta dagli italiani. Non lo faremmo come nuovo azionista. Quindi ci sono molte condizioni, il che fondamentalmente significa che prima deve essere ristrutturata - ha aggiunto Svensson - . Dunque al momento di base c'è solo la proposta di un concept, che non è un'offerta". "Questo concept - ha precisato Svensson - dovrà essere valutato dalle autorità italiane. Ma non c'è ancora un governo in carica. Penso che ci vorrà molto tempo prima che si verifichi qualcosa da quella parte. Ma non siamo interessati ad Alitalia così com'è oggi".

Se il matrimonio con Alitalia dovesse saltare, Lufthansa potrebbe rivolgere le proprie attenzioni ad Air Dolomiti. "E' una cosa su cui ragioneremo", ha detto Svensson.

Intanto il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, spera nella formazione a breve del nuovo Governo per il futuro di Alitalia. "E' chiaro che adesso bisogna entrare in un fase di negoziazione più stretta che presuppone che ci sia un Governo, che su questo abbia possibilità di esprimere il proprio orientamento. Dal momento dell'accordo per la vendita al trasferimento dell'asset ci vorrebbero 6 mesi, tra Antitrust europeo e due diligence" quindi va data "la possibilità agli investitori di interloquire con il nuovo Governo", ha spiegato il ministro.

Sempre più preoccupati i sindacati. "Senza un Governo con pieni poteri è difficile poter negoziare le sorti di Alitalia, visto che siamo di fronte a tre proposte di vendita, una delle quali proviene da Lufthansa", ha dichiarato Paolo Capone, segretario generale dell'Ugl. "E' una fase di negoziazione delicata per cui nonostante il prolungamento dei termini per la restituzione del prestito e per la cessione della compagnia, è necessario l'intervento del nuovo esecutivo per poter affrontare in maniera più efficace la mediazione. E' quindi evidente che per limitare i danni, occorre una trattativa sindacale volta a salvare l'occupazione nella sua integrità, valutando un acquirente che possa garantire solidità e continuità ad Alitalia e ai suoi dipendenti". Alitalia, ricorda il sindacalista, "rappresenta un asset strategico per il sistema Paese. Va mantenuta la sua interezza operativa e soprattutto vanno tutelati gli 11.600 dipendenti".

In attesa di sviluppi sul dossier Alitalia, Lufthansa ha diffuso i conti relativi al 1° trimestre dell'anno. Il periodo in questione si è chiuso con una perdita di 57 milioni di euro dal rosso di 68 milioni dello stesso periodo del 2017 mentre i ricavi sono diminuiti dello 0,7% a 7,64 miliardi di euro.

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