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Lavoro, corsa alla terra per 30 mila giovani

Boom di domande per i Piani di sviluppo rurale (PSR) dell’Unione Europea, ma nel Bel Paese le terre arabili sono le più care d'Europa

Economia
Lavoro, corsa alla terra per 30 mila giovani
(Teleborsa) - Con un ritorno epocale che non avveniva dalla rivoluzione industriale, è corsa alla terra per quasi 30 mila giovani che nel 2016/2017 hanno presentato in Italia domanda per l’insediamento in agricoltura dei Piani di sviluppo rurale (PSR) dell’Unione Europea.

Lo rileva Coldiretti nello studio “Ritorno alla Terra” dal quale emerge inoltre che il 61% degli insediamenti è concentrato al sud e nelle isole e il 19% al centro e il resto al nord. Inoltre le domande ad oggi presentate già superano di circa il 44% il totale degli insediamenti previsti per l’intera programmazione fino 2020.

Tuttavia non mancano ostacoli per chi sogna la vita rurale. Tra i maggiori figura il costo elevato della terra visto che quella arabile in Italia è la più cara d’Europa con un prezzo medio di 40.153 euro all’ettaro: si va dai 17.571 euro della Sardegna ai 30.830 euro della Puglia, dai 40.570 euro del Lazio ai 42.656 della Toscana, dai 65.759 della Lombardia ai 68.369 del Veneto fino al record europeo della Liguria con 108 mila euro all’ettaro.

Terreni agricoli per un valore di 9,9 miliardi in Italia sono in mano alle amministrazioni pubbliche che hanno addirittura incrementato il valore di queste attività del 31% negli ultimi quindici anni secondo l’analisi della Coldiretti su dati Istat.

Si tratta anche di terre fertili, ma il più delle volte sottoutilizzate, in quanto prive di una conduzione imprenditoriale capace di valorizzarle adeguatamente, con idee e soluzioni che guardano al mercato.


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