(Teleborsa) - Partenza al ribasso per la borsa di Wall Street il giorno dopo che
la Federal Reserve ha mantenuto fermi i tassi di interessi lasciando aperta la porta a ulteriori rialzi del costo del denaro. E' molto probabile, a questo punto, che le strette monetarie si confermino più aggressive.
Ricca l'agenda macroeconomica, sono già usciti: la
bilancia commerciale di marzo, le
nuove richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione, il
costo del lavoro e della produttività nel primo trimestre. Attesi anche la revisione dei beni durevoli, gli ordini all'industria e l'indice non manifatturiero ISM di aprile.
Continua nel frattempo la
stagione delle trimestrali, con i conti di
DowDuPont. Prima dell'avvio del mercato sono stati pubblicati i risultati trimestrali di
Tesla, che ha chiuso il
periodo in rosso ma sopra attese, e della matricola
Spotify che ha annunciato un
outlook debole.
Tra gli indici statunitensi, il
Dow Jones sta lasciando sul parterre lo 0,73%; sulla stessa linea, lo
S&P-500 ha un andamento depresso e scambia sotto i livelli della vigilia a 2.618,86 punti. In lieve ribasso il
Nasdaq 100 (-0,5%), come l'S&P 100 (-0,6%).
Nell'S&P 500, non si salva alcun comparto. Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori
Finanziario (-1,03%),
Utilities (-0,99%) e
Sanitario (-0,92%).
Giornata da dimenticare per tutte le Blue Chip del Dow Jones, che mostrano una performance negativa. Le peggiori performance si registrano su
Caterpillar, che ottiene -1,90%.
Vendite su
Home Depot, che registra un ribasso dell'1,34%.
Seduta negativa per
American Express, che mostra una perdita dell'1,25%.
Sotto pressione
Nike, che accusa un calo dell'1,19%.
Tra i
best performers del Nasdaq 100,
The Kraft Heinz (+2,95%),
Regeneron Pharmaceuticals (+1,97%),
Asml Holding N.V. Represents (+0,88%) e
Paypal Holdings (+0,84%). Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Cerner, che prosegue le contrattazioni a -7,82%.
Pesante
Tesla Motors, che segna una discesa di ben -6,63 punti percentuali.
Seduta drammatica per
Hologic, che crolla del 6,28%.
Scivola
Charter Communications, con un netto svantaggio dell'1,87%.