(Teleborsa) -
E' ancora fumata nera. Il
centrodestra resta compatto, si allontana il governo riproposto da
Luigi Di Maio fino a questa mattina
al Quirinale, di
M5s e Lega (senza
Forza Italia) che, però, sono d'accordo nel
chiudere ad un eventuale governo del presidente. SALVINI: "SI' AD ESECUTIVO DI CENTRODESTRA - "Sono disponibile a fare un governo di centrodestra, Mattarella ci dia modo di trovare una maggioranza", dice Matteo Salvini.
MARTINA (PD): "NO A INCARICHI AL BUIO"- "No a incarichi al buio, no a trasformismi, no a soluzioni politiche raffazzonate, sì a uno sforzo super partes", ha ribadito questa mattina
Maurizio Martina reggente del PD al termine delle consultazioni al Quirinale con il presidente
Mattarella. Ognuno, insomma, resta sulle proprie posizioni e l'ultimo giro di consultazioni, consegna per almeno per ora, u
na fumata nera che potrebbe portare dritti verso le elezioni.SI TORNA AL VOTO L'8 LUGLIO? - E intanto c'è stato un incontro a tre, tra
Matteo Salvini, Luigi Di Maio e Giancarlo Giorgetti. Al centro, si apprende ancora, le valutazioni sulla data delle prossime elezioni.
"Come promesso lavorerò per dare un governo al paese e fino all'ultimo cercherò di far cadere i veti dall'una e dall'altra parte. Se questo non dovesse avvenire la data più vicina per votare è domenica 8 luglio. Sulla data è d'accordo anche Di Maio", ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, lasciando Montecitorio. "
Senza governo politico possibile data per votare è l'8 luglio", ha ribadito anche il capo politico del M5S Luigi Di Maio.
SI RIPRENDE ALLE 16.00 - Le consultazioni riprenderanno nel pomeriggio: alle 16.00
Liberi e Uguali; 16.20
Gruppo Parlamentare per le Autonomie (SVP-PATT,UV) del Senato della Repubblica,
Partito SVP (Südtiroler Volkspartei) e (UV - Union Valdôtain). Sarà quindi la volta del
Gruppo Misto del Senato della Repubblica e di quello della C
amera dei Deputati. Chiuderanno i colloqui i presidenti delle Camere: alle 17.30 salirà al Colle il presidente della Camera,
Roberto Fico e alle 18.00 sarà la volta di
Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato della Repubblica.