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ENAV, 650 milioni di investimenti nel Piano Industriale

ENAV specifica che non sono previsti nel piano quinquennale approvato a marzo e già comunicato al mercato, né esuberi né alcun depauperamento delle competenze

Finanza, Trasporti, Welfare
ENAV, 650 milioni di investimenti nel Piano Industriale
(Teleborsa) - Né esuberi né alcun depauperamento delle competenze è previsto in ENAV dal piano quinquennale. Lo assicura la società che gestisce il traffico aereo civile in Italia rispondendo a notizie di stampa che fanno riferimento ad alcune interrogazioni presentate a differenti livelli istituzionali a cui l'Azienda risponderà nelle sedi opportune.

ENAV specifica che non sono previsti nel piano quinquennale approvato a marzo e già comunicato al mercato, né esuberi né alcun depauperamento delle competenze. Il piano prevede significativi investimenti in sviluppo tecnologico e formazione del personale per continuare ad essere all'avanguardia nel settore del controllo dei voli; il piano prevede inoltre l’implementazione di nuovi processi operativi coerenti con le linee guida del Cielo unico europeo, finalizzati ad ottenere un sistema sempre più efficiente per le aerolinee, nel pieno e prioritario rispetto della sicurezza.

ENAV sottolinea che il Piano Industriale 2018-2022 non prevede alcuno smantellamento del centro di controllo di Brindisi né tantomeno sono a rischio posti di lavoro.

Il nuovo modello operativo previsto dal Piano, si allinea alle richieste della normativa comunitaria, come già avviato dai principali provider europei, e prevede il consolidamento a regime dei quattro centri di controllo di Roma, Milano, Brindisi e Padova sulle due sedi di Roma e Milano (che da sole già gestiscono il 65% del traffico di rotta) e la graduale e innovativa trasformazione tecnologica e industriale dei due centri di controllo di Brindisi e Padova in hub per la gestione da remoto di diversi aeroporti.

Per quanto riguarda il centro di controllo di Brindisi, che gestisce attualmente l’11% del traffico aereo nazionale, non ci sarà nessun depauperamento: entro il 2022 sarà riqualificato in una struttura all'avanguardia in Europa e in un vero e proprio centro di eccellenza sia dal punto di vista delle tecnologie sia da quello delle professionalità che vi opereranno.
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