(Teleborsa) -
La ripresa rallenta e, se non verranno disattivate le clausole di salvaguardia, "
rischia di incepparsi". Così Confesercenti commenta i
dati diffusi dall'Istat che confermano "i rischi al ribasso che avevamo paventato".
Le stime sulla crescita e sui consumi - spiega la Confederazione - potrebbero essere infatti "peggiori di quelle, ottimistiche, inserite dal governo uscente nel DEF". E "se le aliquote IVA dovessero aumentare, nei prossimi tre anni il quadro potrebbe peggiorare ulteriormente, portandoci a perdere, secondo le previsioni elaborate da Cer Ricerche per Confesercenti, circa 11 miliardi e mezzo di crescita".
In questo momento delicato, "
chiediamo al futuro governo – qualunque sarà la soluzione istituzionale –
di impegnarsi subito, nel primo Consiglio dei Ministri, nella sterilizzazione delle clausole di salvaguardia. Un intervento che richiede risorse, ma che è strettamente necessario".
"Il rischio è di vedere la ripresa italiana – già la più debole d’Europa – ridursi ancora, con gravi effetti su imprese ed occupazione. Un rischio che non possiamo permetterci".