(Teleborsa) -
Piazza Affari viaggia in frazionale rialzo a metà seduta dopo un avvio sprint e un successivo scivolamento in territorio negativo a causa dell'
intensificarsi delle vendite sul comparto bancario.
Positive anche le altre Borse europee, che hanno bypassato il
crollo inaspettato dell'indice Sentix. Sempre dal fronte macroeconomico, da segnalare la
frenata dei prezzi alla produzione, sempre in Eurozona.
A
sostenere il sentiment il Job Report statunitense che ha confermato l'ottimo stato di salute della prima economia al mondo, mentre
sembra ormai inglobata dai mercati la possibilità che la Federal Reserve proceda con un nuovo aumento dei tassi di interesse in occasione del meeting del 12 e 13 giugno.
Restano sullo sfondo le
tensioni commerciali alla luce della politica protezionistica voluta dal Presidente USA Trump, mentre c'è grande attesa per il
summit USA-Corea del Nord.
Sul valutario l'
Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con un guadagno frazionale dello 0,58%. Tra le commodities, invece, l'
oro è fermo a 1.294,9 dollari l'oncia, il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) arretra dello 0,65%.
Prosegue la fase di ritirata dello Spread, che arretra fino a 212 punti base (-18 punti base) complice il
rientrato allarme caos politico. Giù anche il rendimento del BTP a 10 anni, che si posiziona al 2,53%.
Nello scenario borsistico europeo Francoforte viaggia poco sopra la parità (+0,11%). Bene
Londra, che vanta un progresso dello 0,86%, e
Parigi +0,31%.
Piazza Affari continua la seduta con un guadagno sul FTSE MIB dello 0,39%; sulla stessa linea, il
FTSE Italia All-Share procede a piccoli passi, avanzando a 24.402 punti. Poco sopra la parità il
FTSE Italia Mid Cap (+0,66%), come il FTSE Italia Star (0,6%).
Tutte utilities tra i
best performers di Milano:
Italgas è maglia rosa con un +3,70% seguita da
A2A (+3,15%) e
Snam (+2,17%). Denaro anche su un altro titolo "difensivo",
Campari (+2,04%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su
Fiat Chrysler, che cede il 2,61% mentre il mercato ragiona sul
nuovo Piano Industriale e si interroga sul dopo Marchionne.
Sotto pressione le banche, in particolare
Banco BPM che accusa un calo dell'1,66%,
UBI Banca -1,55% e
BPER -1,06%.
Al Top tra le azioni italiane a
media capitalizzazione,
Hera (+4,10%),
IGD (+3,54%),
Inwit (+2,66%) e
Gima Tt (+2,34%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
OVS, che prosegue le contrattazioni a -2,90%.
Spicca la prestazione negativa di
Maire Tecnimont, che scende dell'1,83%.