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Crescita ferma a giugno. Peggiora fiducia famiglie, consumi deboli

I dati della nota congiunturale di Confcommercio indicano che a giugno 2018 c'è stata una variazione nulla del PIL su base mensile e una variazione annua dello 0,9% (+1% a maggio), confermando un ulteriore rallentamento rispetto al primo trimestre

Economia
Crescita ferma a giugno. Peggiora fiducia famiglie, consumi deboli
(Teleborsa) - A giugno la crescita congiunturale del PIL italiano resterà ferma, dopo che a maggio si è registrato un peggioramento del clima di fiducia delle famiglie e una debole dinamica dei consumi.



E' quanto emerge dalla "Congiuntura di Confcommercio" in cui si stima, per il mese in esame, una variazione mensile nulla del Prodotto Interno Lordo mensile e una variazione annua dello 0,9% (1% a maggio), confermando un ulteriore rallentamento rispetto al primo trimestre della crescita economica.
Nel secondo trimestre 2018, si prevede una crescita nulla del PIL in termini congiunturali, mentre il tasso di crescita tendenziale si attesterebbe all'1%.

Confcommercio cita le incertezze che "caratterizzano il quadro congiunturale", associate ad un ampliamento dell'area del disagio sociale (il MIC di aprile è tornato sopra i 18 punti) che hanno contribuito a mantenere un profilo molto contenuto della domanda da parte delle famiglie. A maggio 2018 l'indicatore dei Consumi - ICC ha registrato un aumento dello 0,1% sia in termini congiunturali, sia nei confronti dello stesso mese del 2017. In termini di media mobile l'evoluzione degli ultimi mesi ha segnalato una tendenza alla stabilità.

Nel rapporto si evidenzia che "a maggio il sentiment delle famiglie ha avuto un netto peggioramento con una diminuzione del 2,7% su mese" con un profilo molto contenuto della domanda.
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