(Teleborsa) - Si apre una settimana impegnativa per il
nuovo Governo M5S-Lega alle prese con il
DEF (
Documento di Economia e Finanza).
Oggi 19 giugno, nelle aule di Montecitorio e
Palazzo Madama approderà il
DEF già forte di una risoluzione di maggioranza ma dove ancora vi è un margine di manovra e possibilità di modifiche.
Tra i temi in focus,
lo stop all'aumento dell'IVA e il rispetto degli impegni europei ma con l’obiettivo di
avviare il negoziato con Bruxelles per rimodulare il percorso di riduzione del rapporto deficit/PIL nel triennio 2019-2021 per rinviare il pareggio di bilancio strutturale oggi previsto nel 2020 dal quadro tendenziale, ma che si vorrebbe far slittare al 2021.
La risoluzione impegna il Governo a mettere in atto "tutte le iniziative per favorire il disinnesco delle clausole di salvaguardia". Si tratterà di trovare i 12,4 miliardi necessari per evitare l'aumento dell'IVA e delle accise che scatterebbe dall'anno prossimo. Inoltre il Governo viene sollecitato a "riconsiderare in tempi brevi il quadro di finanza pubblica nel rispetto degli impegni europei per quanto riguarda i saldi di bilancio" nel triennio 2019-2021.
Sulla riduzione del debito, il vice direttore generale della
Banca d'Italia,
Luigi Federico Signorini, non ha dubbi: "
ridurre il debito si può. Non vi sono ostacoli insormontabili" la strada è "percorribile e ridurre l'incidenza del debito è irrinunciabile".