Facebook Pixel
Milano 17:35
34.363,75 +1,89%
Nasdaq 19:57
17.492,77 +1,64%
Dow Jones 19:57
38.529,19 +0,76%
Londra 17:35
8.044,81 +0,26%
Francoforte 17:35
18.137,65 +1,55%

Dl Dignità, Confcommercio non ancora soddisfatta ma approva stralcio staff leasing

Economia
Dl Dignità, Confcommercio non ancora soddisfatta ma approva stralcio staff leasing
(Teleborsa) - Confcommercio accoglie con prudenza le novità sul Dl Dignità che il governo sta mettendo a punto (il vicepremier Luigi Di Maio ha annunciato che dovrebbe tenersi oggi il Consiglio dei Ministri).

L'associazione che rappresenta il commercio al dettaglio ha infatti dato un parere positivo sull'annunciato stralcio delle norme sullo staff leasing, che - sottolinea - "non avrebbe favorito assunzioni a tempo indeterminato e avrebbe penalizzato le imprese diminuendo le occasioni di lavoro stabile". Poi sollecita l'esecutivo a rivedere alcune norme sul contratto a termine e altre in materia fiscale, che a suo parere necessitano di correttivi.

No a causali e contributi - "In materia di lavoro, infatti, la reintroduzione delle causali, l'aumento incrementale del contributo per le imprese e l'applicazione ai contratti in essere rappresentano una fortissima penalizzazione per le aziende del terziario e del turismo che da sempre utilizzano questo contratto per far fronte alle variabili esigenze di mercato", sottolinea Confcommercio prevedendo una potenziale ricaduta negativa sull'occupazione.

e-fattura e split payment O.K. ma serve semplificazione - In materia fiscale, l'associazione accoglie con favore il rinvio al 1° gennaio 2019 dell'obbligo della fatturazione elettronica per i distributori di carburante, ma ritiene che il pacchetto di misure contenute nel decreto è ben poca cosa rispetto al massiccio e necessario processo di semplificazione, perché ancora oggi, tra adempimenti amministrativi inutili e complessi, l'eccesso di burocrazia costa alle micro e piccole imprese italiane 33 miliardi di euro all'anno.

Confcommercio auspica quindi che il Governo attui le opportune modifiche a questo provvedimento che penalizza le imprese del terziario di mercato che hanno già pagato caro il prezzo di una crisi senza precedenti e che chiedono misure per favorire gli investimenti e creare di posti di lavoro.
Condividi
```