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Decreto dignità, Di Maio: "Colpo a jobs act-burocrazia". Conte:" Non siamo contro le imprese"

Il ministro del Lavoro: "Non è un punto segnato dal M5s ma dai cittadini già il 4 marzo"

Economia, Politica
Decreto dignità, Di Maio: "Colpo a jobs act-burocrazia". Conte:" Non siamo contro le imprese"
(Teleborsa) - Il decreto dignità si basa su "tre concetti: diamo un colpo mortale al precariato, licenziando il Jobs Act; diamo un colpo mortale alla parte più insidiosa della burocrazia, per cui ci diranno che vogliamo favorire gli evasori quando vogliamo favorire i cittadini onesti; siamo il primo Paese in Ue che dice stop al gioco d'azzardo e diciamo no alle multinazionali che vengono qui, prendono soldi e delocalizzano". Lo afferma il vice premier e ministro del Lavoro e dello sviluppo Economico, Luigi Di Maio in conferenza stampa a Palazzo Chigi in merito al neo nato decreto che ha incassato il via libera dal Consiglio dei Ministri nelle ultime ore.



IMPRESE ONESTE NON TEMANO NULLA
"Con questo decreto - ha spiegato Di Maio - si tutelano i lavoratori onesti, senza danneggiare le imprese oneste: chi non abusa non ha nulla da temere. Agli imprenditori dico che saremmo dalla vostra parte per far calare il costo del lavoro". Il vice premier ha poi precisato che il decreto "non è un punto segnato dal M5s" ma "dai cittadini già il 4 marzo e ce ne saranno tanti altri. Tutti assieme siamo impegnati a attuare il contratto. Nessuno si vuole avvantaggiare di questo o quel provvedimento". Queste azioni - ha aggiunto - ci permettono di "dimostrare che manteniamo le promesse. E vorrei dire che quello che si pensava che non si potesse fare, si può fare e sta avendo effetti in tutto il mondo".

ANCHE IL PREMIER CONTE DIFENDE IL DECRETO: "NON SIAMO CONTRO LE IMPRESE"
"Ovviamente questo governo non è in contrasto col mondo imprenditoriale, anzi adotteremo anche misure per favorire la crescita economica, vogliamo una sana alleanza col mondo del lavoro e imprenditoriale, ma vogliamo contrastare le iniziative ingiustificate" come chi se ne va dopo aver beneficiato degli aiuti pubblici. Così rilancia il premier Giuseppe Conte rafforzando quanto già affermato dal ministro Di Maio e difendendo il decreto dignità. "Sono particolarmente lieto come presidente di questo governo del fatto che il primo decreto approvato in materia sociale sia sul recupero della dignità dei lavoratori e delle imprese".
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