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La crescita dell'Eurozona riprende vigore

Maggiore espansione dei nuovi ordini e della produzione a giugno

Economia, Macroeconomia
La crescita dell'Eurozona riprende vigore
(Teleborsa) - Alla fine del secondo trimestre, l'economia dell'Eurozona ha ripreso vigore, indicando tassi di espansione accelerati per produzione e nuovi ordini, sebbene non sia riuscita a recuperare completamente lo slancio vistosi ad inizio anno. La maggiore forza trainante è stata fornita dal terziario, che ha registrato una crescita accelerata al record in quattro mesi, controbilanciando l'ulteriore rallentamento della crescita della produzione manifatturiera.



L’Indice PMI della Produzione Composita nell'Eurozona, elaborata nella stima finale da Markit, si è posizionato a giugno su 54,9 punti, in rialzo rispetto a 54,1 di maggio e alla recente stima flash di 54,8. La lettura media complessiva del secondo trimestre di 54,7 è stata tuttavia la più debole dall'ultimo trimestre 2016.

PMI NAZIONALI
L’Irlanda si colloca in testa alla classifica di crescita della produzione, con il più rapido tasso di incremento dell’attività in cinque mesi. Anche la Germania, la Francia e l’Italia hanno registrato un’espansione maggiore. La Spagna, con il suo terzo posto, è stata l’unica ad indicare un rallentamento della crescita ai minimi in 17 mesi.

L’andamento dei nuovi ordini nell'Eurozona è stato simile a quanto registrato per la produzione. Si è registrato un incremento più rapido dell’afflusso di commesse, con accelerazioni in Germania, Francia, Italia e Irlanda e dovuto in parte al recupero dell'insolito alto numero di giorni di vacanza che a maggio hanno pesato sull'attività ed i nuovi ordini. Quest'ultimo rialzo è stato sufficientemente forte da testare le capacità operative, visto l’aumento delle commesse inevase per il trentasettesimo mese consecutivo.

ATTIVITÀ DEI SERVIZI
Alla fine del secondo trimestre, le prestazioni del settore terziario dell'Eurozona sono migliorate. I tassi di espansione dell’attività, dei nuovi ordini e dell’occupazione sono accelerati e l’ottimismo ha indicato un rialzo per la prima volta in quattro mesi. L’Indice PMI
Markit finale ha indicato a giugno un valore di 55,2 punti, in salita rispetto a 53,8, valore minimo in 16 mesi di maggio ed a 55 della precedente stima flash. L’indice ha registrato un’espansione in ciascuno dei 59 mesi passati. Il valore medio delle letture del secondo trimestre (54,5) è stato inferiore al primo (56,4) ed il peggiore in un anno e mezzo.

Nelle tre principali economie dell'Eurozona, la produzione di giugno si è rafforzata, toccando il tasso di espansione più alto in quattro mesi in Germania e Italia ed in due mesi in Francia. Tra tutte le nazioni monitorate, l'Irlanda ha segnato la crescita più rapida, mentre la Spagna al terzo posto è stata l’unica ad indicare una contrazione ai minimi in sette mesi.

"La crescita dell’Eurozona di giugno ha ripreso vigore, concludendo la prestazione del secondo trimestre con valori rispettabili, visto che i dati dell’indagine indicano una crescita del PIL di poco più dello 0.5% - ha commentato Chris Williamson, Chief Business Economist presso IHS Markit -. A giugno inoltre si assiste al maggior incremento dei nuovi ordini e dell’occupazione, facendo intendere quanto la crescente domanda continui a motivando le aziende ad espandere le forze lavoro".

"L’incremento del ritmo crescita ed il ritorno della pressione dei prezzi - ha aggiunto Williamson - rafforza l’idea della BCE di ridurre lo stimolo a fine anno, ma i dettagli dell’indagine giustificano anche il cauto approccio che la banca centrale sta avendo rispetto a questa
misura politica".

(Foto: Jess47200)
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