(Teleborsa) -
La Germania ha trovato l'intesa sulla gestione dell'emergenza migranti ed ha anche rassicurato l'Austria che non ci saranno blocchi delle frontiere, ma nello stesso tempo Berlino tratta con il governo italiano per trovare un accordo. Frattanto, il
Ministro dell'Interno Matteo Salvini, parlando ai prefetti, ha chiarito che
il diritto d'asilo spetta solo a chi ne ha veramente diritto, ma ha fatto salvi donne incinte e bambini.
I
partiti della Grosse Koalition del governo di Angela Merkel si sono riuniti, ieri 5 luglio 2018, a Berlino, raggiungendo un
accordo nella tarda serata, dopo i mal di pancia dei giorni scorsi e le
dimissioni minacciate dal leader bavarese Horst Seehofer. Un
compromesso di massima era già stato raggiunto fra la Merkel ed il suo Ministro dell'Interno Seehofer, ma la decisione formale è stata raggiunta solo ieri da tutti i partiti della coalizione.
Ecco come saranno gestiti i migranti in GermaniaNon ci saranno "campi" per i migranti a tempo indeterminato - ha spiegato ieri sera la leader del SPD che era stata incaricata di illustrare l'accordo - ma semplicemente delle
"zone di transito veloce" al massimo per 48 ore, tempo di identificare il soggetto e decidere in tempi brevi sulla presenza del diritto d'asilo.
E non ci saranno neanche respingimenti alle frontiere, come aveva chiesto la destra bavarese inizialmente, per buona pace dell'
Austria che, trovandosi in posizione di cuscinetto, si era ribellata ed
aveva minacciato nei giorni scorsi di chiudere le sue frontiere da ambo le parti: verso la Germania ed al Brennero dall'Italia.
E l'Italia si organizza per definire chi potrà rimanereNel frattempo, il vicepremier e
Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, non perde tempo e detta le regole del diritto d'asilo, primo passo per decidere chi può rimanere in Italia e chi dovrà essere rimpatriato.
In una
circolare inviata ai prefetti italiani, Salvini ha chiesto una
velocizzazione delle procedure di riconoscimento ed una stretta sul diritto d'asilo (quest''anno i permessi di soggiorno per motivi umanitari hanno registrato una escalation al 28%). Nello stesso tempo il leader leghista ha chiesto alle commissioni che si occupano di valutare la sussistenza del diritto di seguire
"criteri rigorosi sulle vulnerabilità degne di tutela".
Tirando le somme, Salvini ha spiegato che sono attualmente
al vaglio 136 mila domande d'asilo, ma i dati degli ultimi 5 anni rivelano che solo i
l 7% delle domande si concretizza con la concessione dello
status di rifugiato e ad un
15% viene concessa la
protezione sussidiaria.
Larghe le maglie invece del permesso di soggiorno per motivi umanitari, che è salito quest'anno al
28% dal 25%, perché la normativa d introdotta nel 1998 - ha detto - parla di
"seri motivi" di carattere umanitario, senza spiegare in dettaglio cosa di intenda.
Di qui
l'abuso delle domande per ottenere il diritto, i ricorsi e così via, ha spiegato il titolare del Viminale, citando a titolo di esempio le donne incinte ed i bambini, ma ha aggiunto che
occorre ora definire quali siano questi seri motivi e dettare
criteri certi e rigorosi che non lascino margini di discrezionalità.