(Teleborsa) - Il comparto alimentare dà ancora qualche segnale di vitalità, ma per tutti gli altri il 2018 è stato finora un anno di stagnazione: nei primi cinque mesi dell’anno non si è ancora mai registrata una variazione positiva delle vendite non alimentari. E per le piccole superfici è stata una tragedia: i negozi hanno segnato in maggio il quinto mese consecutivo di contrazione delle vendite, da gennaio hanno perso quasi il 2%, il risultato peggiore dal 2016 ad oggi. Così Confesercenti sui
dati Istat sulle vendite di maggio diffusi stamane.
Nonostante il ritorno in positivo dopo il pesante risultato negativo di aprile, a maggio
vanno bene solo i beni alimentari (+2,3%) mentre
nel comparto no food si registra una caduta dell’1,1%.
L’ennesima in un anno difficile per tutti. Ma se la GDO (grande distribuzione) nel 2018 frena solamente,
per i piccoli negozi è un disastro: la flessione media delle vendite dei primi cinque mesi dell’anno è dell’1,9%, contro il -0,4% dello stesso periodo del 2017 e il +0,6% segnato nel 2016. Cresce invece sempre a due cifre, anche se in leggera frenata, l’eCommerce. Una crescita che avviene in un contesto regolatorio e fiscale più leggero rispetto ai negozi off-line. Uno squilibrio su cui occorre intervenire: bisogna far giocare tutti ad armi pari. Magari, più che al bastone della web tax, si potrebbe pensare alla carota del tax credit per i negozi tradizionali, sul modello di quello già pensato per le librerie indipendenti.