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ISTAT, in forte aumento il commercio mondiale dei beni

Il dato viene rivelato nell'Annuario statistico “Commercio estero e attività internazionali delle imprese"

Economia
ISTAT, in forte aumento il commercio mondiale dei beni
(Teleborsa) - Nel 2017, il commercio mondiale di beni, misurato in dollari ed espresso a prezzi correnti, è in forte aumento rispetto al 2016 (+10,6%) dopo due anni di continue flessioni. E' quanto rivela l'ISTAT nella ventesima edizione dell’Annuario statistico "Commercio estero e attività internazionali delle imprese", frutto della collaborazione fra l’Istat e l’ICE (Agenzia per la promozione all'estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane).

Il risultato è frutto di un'espansione sia dei volumi scambiati (+4,5%) sia, in misura più marcata, dei valori medi unitari (+6,1%). Risulta in crescita anche il valore nominale dell’interscambio mondiale di servizi (+7,5%). Gli investimenti diretti esteri registrano invece una decisa diminuzione (-23,4%).

STRUTTURA DEL COMMERCIO ESTERO
In questo quadro internazionale, l’Italia registra una crescita sostenuta del valore in euro sia delle merci esportate (+7,4%) sia di quelle importate (+9,0%). Queste dinamiche determinano una riduzione dell’avanzo commerciale (2,2 miliardi in meno rispetto al 2016), che nel 2017 raggiunge i 47,4 miliardi di euro. Germania e Francia si confermano nel 2017 i principali mercati di sbocco delle vendite di merci, con quote pari, rispettivamente, al 12,5% e al 10,3% delle esportazioni nazionali. Gli Stati Uniti si collocano al terzo posto tra i paesi partner, con una quota del 9,0%; seguono Spagna e Regno Unito (5,2% per entrambe). Tra i principali paesi, i mercati di sbocco più dinamici nel 2017 (incremento della quota sulle esportazioni nazionali pari o superiore a 0,2 punti percentuali rispetto al 2016) sono Cina, Stati Uniti e Russia.

OPERATORI ECONOMICI
Nel 2017, 217.431 operatori economici hanno effettuato vendite di beni all'estero. La loro distribuzione per valore delle vendite conferma la presenza di un’elevata fascia di "microesportatori", con un valore di fatturato limitato e un basso contributo al valore complessivo dell'export. D’altra parte, 4.534 operatori appartengono alle classi di fatturato esportato superiori a 15 milioni di euro; questo segmento di imprese realizza il 73,4% delle vendite complessive realizzate dagli operatori sui mercati esteri. I principali operatori commerciali italiani sono Germania (circa 72 mila), Francia (circa 71 mila), Svizzera (circa 53 mila), Spagna (oltre 51 mila) e Regno Unito (circa 44 mila).
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