(Teleborsa) - Si amplia la performance del dollaro nei confronti delle principali valute. A fare da assist alla moneta statunitense, contribuiscono le
aspettative di una lunga fase di rialzo dei tassi USA, da parte della Federal Reserve.
Il cross
eur/usd vale 1,1621 dollari facendo scivolare l'euro ai minimi da oltre una settimana. Il biglietto verde nei confronti dello
yen scambia in prossimità dei massimi intraday a 112,77 (112,8 il top daily).
I dati rilasciati, ieri, sui
prezzi al consumo statunitensi hanno confermato un accumulo delle pressioni inflazionistiche. Un chiaro segnale che la Fed continuerà sulla strada di rialzo del costo del denaro: secondo gli addetti ai lavori, quest'anno sono scontati due nuovi ritocchi all'insù dei tassi mentre si interrogano su quanti saranno gli interventi nel 2019.
A sostenere la fiammata del dollaro è anche una certa
distensione della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.
La valuta americana si mostra forte anche nei confronti della
sterlina (cambio a 1,3117) penalizzata dall'
attacco inferto dal presidente USA, Donald Trump alla premier inglese Theresa May sulla gestione della Brexit.
Sul mercato Forex,
l'euro si muove con debolezza dopo che dai
verbali dell'ultimo meeting BCE è arrivato un chiaro segnale espansivo. Prima della diffusione delle minute, rumors su possibili divergenze all'interno del board, in relazione al rialzo dei tassi, avevano offerto un momentaneo sostegno alla valuta unica. Dai verbali è emersa, invece, piena unanimità in seno al Consiglio direttivo sull'
exit strategy.