(Teleborsa) -
L'Italia non intende apportare modifiche al bilancio per il 2018 nonostante la Commissione europea lo abbia giudicato inferiore dello 0,3% rispetto all'obiettivo di riduzione del deficit strutturale.
Lo ha assicurato il Ministro dell'economia, Giovanni Tria, nella conferenza stampa al termine dell'Ecofin spiegando: "Per il 2018 non cambiamo gli obiettivi, si vedrà in termini di consuntivo se avremo rispettato o no l'impegno preso con la Commissione europea. Riteniamo che
non ci sarà nessun allargamento del bilancio e nessuna restrizione nel senso di una manovra correttiva. L'abbiamo già detto: riteniamo che questa sia sufficiente per raggiungere gli obiettivi, poi si vedrà".
Alla domanda se ritiene che sarà colmato il gap dello 0,3% fra la riduzione del deficit strutturale chiesta dalla Commissione e quella in effetti realizzata nel 2018, il titolare di Via XX Settembre ha affermato: "
E' probabile che il gap si colmi, ma lo vedremo quando ci sarà il consuntivo. Non sono in grado di dire se a consuntivo ci sarà lo 0,3%, o lo 0,2%. Vedremo, questo dipende da molti fattori", aggiungendo che si vedrà
a primavera.
"Per il 2019 - ha continuato il Ministro - ho ricordato a Moscovici (il Commissario agli Affari economici dell'Eurozona, n.d.r.) che nel mio discorso in Parlamento avevo preso l'
impegno a proseguire nel percorso di riduzione del rapporto debito/PIL, e quindi faremo una
manovra che sia coerente con quel risultato".
"Successivamente - ha aggiunto - ho preso un ulteriore impegno, molto più rigido, che è noto perché ne ho parlato anche in Parlamento e all'Associazione bancaria italiana:
non ci sarà nessuna inversione di tendenza per quanto riguarda l'aggiustamento strutturale. La
misura e i tempi dell'aggiustamento strutturale sono le uniche cose in discussione, ma
non è in discussione il fatto che si consegua una manovra di aggiustamento strutturale. E' probabile che dovremo rivedere i tempi, il timing, in relazione anche al rallentamento dell'economia europea. E l'Italia in genere segue l'andamento dell'economia europea, almeno fino ad oggi, speriamo non sempre; ne segue il profilo congiunturale, non il livello dei tassi di crescita".
Tria ha poi fatto sapere di aver discusso della qualità, trovando appoggio sul fatto che
è essenziale migliorare la qualità del bilancio, cioè' della spesa.
L'obiettivo è quindi quello di
far crescere la quota di investimenti pubblici rispetto alla spesa corrente, ovvero
limitare fortemente la spesa corrente per ampliare il più possibile gli investimenti: "quello è il centro della manovra di politica di bilancio" ha incalzato.
Insomma, ha spiegato Tria, "riassumendo:
il profilo di discesa del debito non sarà messo in discussione; discuteremo sui tempi e sul profilo (che non riguarda soltanto il 2019, si fa per trienni), dell'aggiustamento strutturale; ma
il centro della manovra è ribaltare la tendenza che c'è stata fino ad oggi, quella cioè di aumentare la spesa corrente nell'ambito della spesa totale, a scapito della spesa per investimenti".