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AGCOM, esposto di Movimento Consumatori contro TIM e WIND per comunicazione ingannevole

Secondo l'accusa i due operatori telefonici hanno informato la clientela sulle modifiche contrattuali del ritorno alla fatturazione mensile in modo ingannevole e illegittimo

Economia
AGCOM, esposto di Movimento Consumatori contro TIM e WIND per comunicazione ingannevole
(Teleborsa) - Dopo le diffide inviate a TIM e Wind a maggio scorso e la segnalazione all'Antitrust e all'Agcom, Movimento Consumatori ha inviato un esposto all'Agcom perché "i due operatori hanno informato la clientela sulle modifiche contrattuali del ritorno alla fatturazione mensile in modo ingannevole e illegittimo, senza esporre in maniera chiara e trasparente gli aumenti praticati che comporteranno un aggravio dei costi di oltre l’8%".

Riguardo a TIM, l'operatore dopo aver inviato una comunicazione in cui informava gli utenti di un aumento pari all'8,6% in seguito al ritorno alla fatturazione mensile, ha inviato una seconda comunicazione per segnalare una riduzione dello 0,4%. Comunicazione quest’ultima ritenuta ingannevole dal Movimento Consumatori perché non specifica che a carico dell'utente rimarrebbe un aumento complessivo dell’8,2%.

Per quanto riguarda Wind, le comunicazioni che l’operatore ha inviato ai propri clienti sarebbero ritenute illegittime perché manchevoli di ogni riferimento al diritto di recesso esercitabile dal consumatore.

"TIM e Wind - afferma Alessandro Mostaccio, segretario generale MC - hanno comunicato in modo non trasparente i termini di un'operazione che comporterà un incremento dei costi dei servizi telefonici, informando la clientela di una riduzione del corrispettivo rispetto a quello già annunciato. Le compagnie telefoniche sembrano però dimenticare che l'aumento dell’8,6% proposto nel ritorno alla fatturazione mensile è stato inibito dall'Antitrust in quanto oggetto di un'intesa restrittiva della concorrenza”.

Pertanto il Movimento Consumatori ha chiesto all’Agcom di diffidare TIM e Wind a rispettare gli obblighi vigenti per quanto concerne l'informativa agli utenti e l'esercizio del diritto di recesso, di sanzionare le compagnie con una multa esemplare tale da dissuaderle a simili comportamenti futuri e di ordinare agli operatori lo storno nelle fatture da emettere o il rimborso delle maggiori somme corrisposte da ciascun abbonato ai servizi di telefonia fissa e mobile.
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