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Decreto dignità, non si placano le polemiche

Dopo le querelle Di Maio -MEF, e Governo INPS, anche Confindustria boccia il dl fortemente voluto dal Ministro Di Maio che replica: "Confindustria fa terrorismo psicologico"

Economia, Politica
Decreto dignità, non si placano le polemiche
(Teleborsa) - Si infiamma la polemica sul decreto dignità che non smette di creare dissapori.

Dopo le querelle Di Maio -MEF, e Governo INPS, anche Confindustria boccia il dl fortemente voluto dal Ministro Di Maio, perché disincentiva gli investimenti e limita la crescita. Per le imprese - ha spiegato il Direttore Generale dell'associazione delle imprese, Marcella Panucci, in audizione alla Camera, occorre "evitare brusche retromarce sui processi di riforma avviati".

In particolare Viale dell'Astronomia chiede di cancellare le causali, che sono "il punto più critico, aumentano il contenzioso e non sono una vera tutela per il lavoratore", poiché nei fatti hanno potenziali effetti negativi sull'occupazione.

Pronta la risposta del vicepremier pentastellato Di Maio, fautore del tanto criticato provvedimento che su Facebook risponde a Confindustria: Viale dell'Astronomia "dice che con il Decreto Dignità ci saranno meno posti di lavoro. Sono gli stessi che gridavano alla catastrofe se avesse vinto il no al Referendum, poi sappiamo come è finita. Non abbiamo mai voluto fare un decreto per ridurre gli occupati e non sarà questo l'effetto", ha detto il Ministro del Lavoro che oggi ha parlato in audizione davanti alle Commissioni Finanze e Lavoro della Camera e che ha ribadito la sua posizione sull'INPS: "Non è assolutamente credibile" la stima dell'istituto di Previdenza sul rischio di avere 8mila occupati in meno l'anno a causa delle misure introdotte dal dl dignità e se il Parlamento vorrà migliorarlo a noi fa soltanto piacere. C'e' ancora molto da fare - su gioco d'azzardo, delocalizzazione selvaggia, precariato, burocrazia".






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