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Unione Europea, nel secondo trimestre cala l'ottimismo delle imprese

Secondo il report Ria Grant Thorton, l'indice di fiducia è calato al 46% dopo il 60% del primo trimestre

Economia
Unione Europea, nel secondo trimestre cala l'ottimismo delle imprese
(Teleborsa) - Dopo un primo trimestre da record, diminuisce fortemente l'ottimismo commerciale nell'Unione europea nel secondo trimestre del 2018. Il dato viene rivelato dall'International Business Report (IBR) di Grant Thornton, che ogni trimestre intervista circa 2.500 CEO ed alti dirigenti in 36 nazioni tra cui l'Italia.



Pesano sul risultato le incertezze dettate da politiche economiche protezionistiche che frenano gli investimenti da parte delle imprese. L'ottimismo commerciale dell'Ue scende dai suoi massimi dopo 15 anni, dopo che nel primo trimestre del 2018 aveva raggiunto il livello record per il 60% degli intervistati. Nel secondo trimestre, invece, "l'ottimismo delle imprese e' sceso di 14 punti e passa al 46% netto in un panorama politico incerto" afferma Massimiliano Bonamini, presidente del Comitato scientifico di Ria Grant Thornton.

A livello nazionale, in tutti i principali Paesi europei si è assistito ad un forte calo del sentiment. Nelle imprese francesi l'ottimismo è sceso di 37 punti percentuali al 38% (dopo il 75% del primo trimestre), mentre nel Regno Unito è passato dal 31% al 17%. In Germania, il calo è stato di 6 punti percentuali al 74% e in Italia si è dimezzato dal 30% al 14%. "Il persistere dell'incertezza sul futuro ed evoluzione economica della Ue, con la crescita del consenso sociale verso politiche interne protezionistiche, le imprese europee stanno cercando di prendere tempo sulle grandi decisioni di investimento di lungo periodo per capire meglio i futuri scenari nazionali ed internazionali", continua Bonamini.

Nello stesso periodo, si è assistito anche ad uno stop agli investimenti. I dati dell'IBR dimostrano che nel secondo trimestre i livelli sono rimasti invariati o diminuiti. I dati di Eurostat mostrano che la crescita nell'Eurozona è rallentata dallo 0,7% nell'ultimo trimestre del 2017 allo 0,4% nel primo trimestre del 2018, in netto calo. Nel comunicato di IBR viene notato come la "mancanza di investimenti è preoccupante poiché la ricerca indica che il ciclo economico globale potrebbe aver raggiunto il suo picco".

Nonostante le incertezze politiche, le imprese rimangono fiduciose della propria performance nel prossimo anno e le aspettative di redditività in tutta l'UE rimangono costanti al 40%. "Realizzare ora investimenti strutturali aumenta la prosperità futura. Tra i consigli per le imprese quello di essere più aperte al cambiamento e dedicare più investimenti in ricerca e sviluppo ed ai futuri scenari più plausibili per identificare le migliori opportunità di investimento strutturali al culmine di questo ciclo economico", conclude Bonamini.
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