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Istat, stabile la fiducia di imprese e famiglie

Forte balzo delle costruzioni

Economia, Macroeconomia
Istat, stabile la fiducia di imprese e famiglie
(Teleborsa) - L'indice del clima di fiducia dei consumatori rimarrà su livelli analoghi a quelli dello scorso mese (da 116,2 a 116,3). Stessa valutazione anche per l’indice composito del clima di fiducia delle imprese per cui è attesa una sostanziale stabilità (da 105,5 a 105,4).

Sono le stime fornite dall'ISTAT secondo cui la stazionarietà dell’indice di fiducia dei consumatori riflette dinamiche eterogenee delle componenti: la componente economica e quella futura registrano un calo (da 142,8 a 141,7 e da 122,4 a 121 rispettivamente); invece, il clima personale e quello corrente, dopo la diminuzione degli ultimi tre mesi, tornano ad aumentare (da 107,1 a 107,8 e da 111,8 a 113,3).

Con riferimento alle imprese, segnali negativi provengono dal settore dei servizi e del commercio al dettaglio dove l’indice diminuisce, rispettivamente, da 107,8 a 106 e da 103,9 a 102,6; l’indicatore rimane stabile nel settore manifatturiero (a quota 106,9) e aumenta nelle costruzioni (da 132,9 a 139,9).

Per quanto riguarda le componenti dei climi di fiducia, nel comparto manifatturiero peggiorano i giudizi sugli ordini per il secondo mese consecutivo mentre migliorano le attese sulla produzione; le scorte sono giudicate in decumulo rispetto al mese scorso. Nel settore delle costruzioni, si registra un deciso miglioramento sia dei giudizi sugli ordini sia delle aspettative sull’occupazione presso l’azienda.

Con riferimento al settore dei servizi, la diminuzione dell’indice di fiducia riflette una dinamica negativa dei giudizi sia sugli ordini sia sull’andamento degli affari; segnali positivi provengono dalle aspettative sugli ordini. Il deterioramento della fiducia nel commercio al dettaglio è caratterizzato da attese sulle vendite future e da giudizi sulle scorte di magazzino in peggioramento soprattutto nella grande distribuzione. Invece, i giudizi sulle vendite sono in miglioramento rispetto al mese scorso.

Secondo le consuete domande trimestrali sulla capacità produttiva e sugli ostacoli all’attività poste alle imprese del settore manifatturiero, nel secondo trimestre del 2018 si stima una leggera flessione del grado di utilizzo degli impianti (da 77,9% a 77,7%). La quota stimata di operatori che segnala la presenza di ostacoli all’attività produttiva aumenta (dal 22% al 23,5 %). Tra questi, si stima un incremento della percentuale di imprese che segnala come ostacolo all’attività l’insufficienza della domanda.
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