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Il rating di legalità piace alle imprese: richieste in aumento e boom di rinnovi

Sono circa 2000 le società a cui l’AGCM ha rilasciato il rating nei primi sei mesi del 2018, il 40% in più rispetto all'anno precedente

Economia
Il rating di legalità piace alle imprese: richieste in aumento e boom di rinnovi
(Teleborsa) - Il rating di legalità continua a suscitare l’interesse di un numero sempre maggiore di imprese. Sono infatti circa 2000 le società a cui l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha rilasciato il rating nei primi sei mesi del 2018. Tale dato, proiettato sull’intero anno, comporta un aumento di circa il 40% del numero di interventi rispetto al 2017.

In particolare, spiega l'AGCM, cresce in modo vistoso, +85%, il numero di imprese che alla scadenza della durata biennale del rating già detenuto, ne chiedono il rinnovo per poter continuare a fregiarsi di tale riconoscimento. Così, nei primi sei mesi del 2018, sono oltre 400 le imprese che hanno ottenuto il rinnovo del rating.

Nello stesso periodo, l’Autorità ha invece negato il rating a circa 50 società che, sulla base delle verifiche svolte, sono risultate non possedere i requisiti di legalità richiesti e lo ha revocato a 15 imprese che nel tempo li avevano perduti.

L’Autorità accompagna il crescente interesse del mercato per l’istituto del rating di legalità, anche attraverso un continuo adeguamento del Regolamento attuativo in materia, al fine di conseguire sempre maggiore efficienza ed efficacia d’azione.

In particolare, il 29 maggio 2018 è entrata in vigore una nuova versione del Regolamento che, tra le altre cose, semplifica e chiarisce il procedimento di rilascio del rating, a vantaggio di una maggiore speditezza e prevedibilità dei tempi di rilascio.

Le innovazioni procedurali in tal senso introdotte riguardano, tra le altre, il superamento dell’invio generalizzato di tutte le domande ricevute, per la formulazione di eventuali osservazioni, ad ANAC, Ministero dell’Interno, Ministero della Giustizia. Tale prassi è stata sostituita dalla trasmissione all’ANAC in formato digitale degli elementi e delle informazioni utili per l’espletamento delle verifiche di competenza, nonché dalla facoltà dell’Autorità di sottoporre ai Ministeri dell’Interno e della Giustizia richieste di informazioni e/o pareri su singoli aspetti attinenti le istanze ricevute.

Tra le novità anche l’accesso diretto dell’Autorità alla Banca Dati Nazionale Antimafia per lo svolgimento delle verifiche antimafia necessarie al rilascio del rating, sulla base di una convenzione recentemente stipulata con il Ministero dell’Interno.

Tutto ciò si tradurrà in una riduzione degli adempimenti e dei tempi procedimentali, sottolinea l'Authority.

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