(Teleborsa) - Ha preso il via il progetto europeo
BALANCE, che vede impegnata l’
ENEA, insieme ad altri 7 centri di ricerca e università europei. Il piano nasce per realizzare una rete elettrica con sistemi di accumulo flessibili per incrementare l’utilizzo delle fonti rinnovabili, più precisamente per mettere a punto un “benchmark” produttivo delle celle a combustibile Re-SOC (Reversible Solid Oxide Cells).
"Questi dispositivi elettrochimici funzionano quasi come delle batterie, ma con una differenza sostanziale: non sono un sistema chiuso, per cui invece di accumulare energia al loro interno, convertono sul momento l’energia chimica fornita da un combustibile in energia elettrica e viceversa”, spiega il ricercatore ENEA
Stephen McPhail. “Si tratta di un processo conveniente per compensare, ad esempio, le fluttuazioni inerenti alle fonti di energia eolica e fotovoltaica che possono intercorrere fra un giorno molto ventoso e assolato e una notte senza vento. In questo caso l’avanzo di energia elettrica viene convertito in combustibile per poi essere immagazzinato in semplici bombole o nella rete del gas", aggiunge McPhail.