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Grandi opere, il centro-destra (e non solo) chiama Salvini

Numerose forze politiche chiedono alla Lega di difendere i progetti TAV e TAP

Economia, Trasporti
Grandi opere, il centro-destra (e non solo) chiama Salvini
(Teleborsa) - La disparità di vedute di Lega e Movimento 5 Stelle in merito alle grandi opere continua ad infiammare il dibattito politico. Al botta e risposta tra Barbara Lezzi e Matteo Salvini sul gasdotto TAP (Trans-Adriatic Pipeline) sono infatti seguite numerose dichiarazioni, anche di forze politiche diverse.

Tra i fautori della linea ferroviaria di Alta Velocità TAV, per esempio, si è rifatto avanti il Governatore del Piemonte Sergio Chiamparino, che si chiede se il "no" a questa opera, definita fondamentale per gli interessi del Nord Ovest e dell'intero Paese, sia legato alla "vicinanza politica" di alcune amministrazioni regionali locali.

"No flat tax, no TAV, no TAP, no vaccini. Si aumento IVA. Dopo aver tradito la piccola e media impresa questo governo si accanisce contro le famiglie del ceto medio. La Lega si svegli" tuona invece su Twitter la capogruppo di Forza Italia al Senato, Anna Maria Bernini. Parole, le sue, riprese anche da altri esponenti forzisti e dalla numero uno di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. "Il M5S vuole bloccare la TAV e pure il gasdotto TAP. Tanto a che servono sviluppo, energia e lavoro, ci daranno a tutti il reddito di cittadinanza senza fare nulla, vero? Oppure no?" scrive sempre via social.

La parola passa dunque - nuovamente - al numero uno del Carroccio nonché vice Premier e Ministro degli Interni Matteo Salvini. E' a lui che il centro-destra, compatto, chiede mano ferma sulla questione.
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