(Teleborsa) -
Bollette più care per le imprese italiane nel terzo trimestre. Nel periodo in esame l'
Indice Costo Energia Terziario–Elettricità (ICET-E), tramite il quale Confcommercio misura l'andamento della spesa per la fornitura di energia elettrica sostenuta in regime di maggior tutela dai profili tipo di imprese del settore dei servizi,
è cresciuto dell'8,4% rispetto al trimestre precedente.
Si tratta, segnala la Confederazione, del
secondo maggior rialzo dal 2010 ad oggi. L'aumento è sostanzialmente dovuto ad un
incremento continuo delle quotazioni di tutte le commodities energetiche, accompagnato da una
domanda di energia elettrica molto sostenuta.
Senza la riduzione degli oneri di sistema decisa dall'Autorità per l'energia,
l'aumento della spesa per gli utenti non domestici
sarebbe stato intorno al 13%.
Analizzando l'incidenza delle diverse componenti sulla spesa lorda per l'elettricità, emerge il
calo del peso delle componenti fiscali (accise+oneri+IVA), che
toccano il valore minimo di 49,4%, e il
rialzo del peso della componente materia prima (+35,3%), unica componente dove si producono gli effetti della concorrenza. Per quanto riguarda invece le spese relative all'acquisto di GAS (ICET-G), nel terzo trimestre 2018 l'Indice ICET-G, che misura l'andamento medio della spesa per la fornitura di gas naturale sostenuta dai profili tipo di imprese del settore dei servizi, è in aumento del 10,75% rispetto al trimestre precedente. E' l'aumento congiunturale più alto da quando sono iniziate le rilevazioni di Confcommercio.