(Teleborsa) -
È iniziata dalle coste dell’Argentario in Toscana l’edizione 2018 di Geoswim, il progetto scientifico condotto da ENEA e Università di Trieste
per mappare i 23 mila chilometri di costa rocciosa del Mediterraneo con
l’obiettivo di studiare le variazioni del livello del mare.
“Esplorando la costa da vicino riusciamo a
osservare quello che satelliti e imbarcazioni non riescono a vedere, rivelando le
variazioni della costa, i
meccanismi di erosione costiera e la
formazione di grotte marine, e individuando la presenza di
sorgenti d’acqua dolce”, sottolinea il geomorfologo
Fabrizio Antonioli del laboratorio ENEA di Modellistica climatica e impatti.
Nato nel 2012, il progetto Geoswim vede i ricercatori
operare in acqua con maschera e pinne spingendo a nuoto un piccolo laboratorio galleggiante, equipaggiato con telecamere, sonar e sonda per le analisi chimico-fisiche. Dopo la circumnavigazione dell’Argentario, questa edizione di Geoswim prevede anche l’esplorazione del limitrofo promontorio di Ansedonia.