(Teleborsa) - Esplode fragorosa una bomba per l'amministrazione Trump, con una doppia notizia negativa per il tycoon.
Michael Cohen si è consegnato all'FBI. L'ex avvocato personale del Presidente ha ammesso di aver violato le leggi federali sui finanziamenti elettorali. Nel dettagli
Cohen fa
mea culpa, dichiarando di aver violato le leggi sulla campagna elettorale "a favore del candidato" alle elezioni presidenziali del 2016 pagando ingenti somme per poi essere rimborsato dal candidato stesso (n.d.r.
Trump).
Ma non è tutto, come se non bastasse, l'ex capo della sua campagna elettorale
Paul Manafort è stato condannato per frode. L’ex manager era stato incriminato con 18 capi d'accusa, per frodi relative ai soldi incassati quando faceva il consulente in Ucraina. Manafort è stato condannato su 8 capi d’accusa, mentre gli altri 10 sono rimasti sospesi.
Doppia tegola in testa, dunque, per l'inquilino della
Casa Bianca che, se non riuscirà a prendere le distanze dalle responsabilità dei suoi collaboratori, vedrà profilarsi all'orizzonte la prospettiva dell'impeachment.