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Nave Diciotti, l'impasse continua. Oggi vertice a Bruxelles sui migranti

I rappresentanti dei Governi di 12 Paesi dell'Ue tenteranno di trovare soluzioni condivise sulla questione, in particolare sui collocamenti

Economia, Politica
Nave Diciotti, l'impasse continua. Oggi vertice a Bruxelles sui migranti
(Teleborsa) - Si preannuncia un vertice infuocato quello che prenderà il via oggi, 24 agosto, a Bruxelles. I rappresentanti dei Governi di 12 Paesi dell'Unione Europea (Italia, Germania, Austria, Spagna, Portogallo, Grecia, Francia, Olanda, Malta, Belgio, Irlanda e Lussemburgo) si riuniranno per tentare di trovare soluzioni condivise sulla questione migranti, in particolare sui collocamenti.

E proprio in vista di questo vertice "tuona" il vicepremier Luigi Di Maio: "vertice UE prenda decisione domani o Italia non è più disposta a dare 20 miliardi all’Unione europea" (il valore dei contributi al bilancio UE, n.d.r.).

Il tema è più attuale che mai alla luce della vicenda della nave Diciotti, l'imbarcazione della Marina militare ferma da giorni al porto di Catania dopo che il Ministro degli Interni, Matteo Salvini, ha categoricamente negato lo sbarco dei circa 150 migranti a bordo dopo aver autorizzato quello dei minori non accompagnati.

La questione della Diciotti sta creando anche tensioni in seno al Governo e tra le più alte cariche dello Stato. Salvini ha avuto un botta e risposta con il Presidente della Camera Roberto Fico, a favore dello sbarco di tutti i profughi, e sfidato apertamente il Capo dello Stato Sergio Mattarella, che aveva chiesto uno sblocco immediato dell'impasse.

Sulla questione sono intervenuti anche l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), che hanno esortato l'Esecutivo ad autorizzare lo sbarco dei migranti, e il Presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani.

Tajani ha spiegato all'ANSA che se gli Stati membri avessero seguito la proposta di riforma di Dublino avanzata dal Parlamento Ue "il problema della Diciotti sarebbe già risolto".

Stoccata anche ai Paesi di Visegrad (Polonia, Ungheria, Repubblica ceca e Slovacchia): "la solidarietà non è a senso unico, devono farsi
carico del problema" altrimenti "devono essere sanzionati".
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