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Lavoro, crescono le assunzioni nei primi sei mesi dell'anno

E' quanto rileva l'Osservatorio sul precariato dell'INPS che spiega come in sei mesi le trasformazioni tempo indeterminato siano salite del 58,7%

Economia, Welfare
Lavoro, crescono le assunzioni nei primi sei mesi dell'anno
(Teleborsa) - Nel settore privato le assunzioni nei primi sei mesi dell'anno superano i 3,8 milioni, in aumento del 6,9% rispetto allo stesso periodo del 2017. E' quanto rileva l'Osservatorio sul precariato dell'INPS, sottolineando che nel periodo gennaio-giugno 2018 si conferma l'aumento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (+84mila), che registrano un fortissimo incremento rispetto al primo semestre 2017 (+58,7%).



In crescita tutte le componenti: contratti a tempo indeterminato +1,7%, tempo determinato +5,9%, apprendistato +11,2%, stagionali +2,8%, somministrazione +16,3% e intermittenti +6,5%.

Le cessazioni nel complesso sono state circa 3 milioni in aumento rispetto all'anno precedente (+12%). A crescere sono le cessazioni di tutte le tipologie di rapporti a termine, soprattutto i contratti intermittenti e in somministrazione, mentre diminuiscono quelle dei rapporti a tempo indeterminato (-4,6%). Nel periodo gennaio-giugno 2018, nel settore privato, si registra un saldo, tra assunzioni e cessazioni, pari a +891 mila inferiore a quello del corrispondente periodo del 2017 (+963 mila).


Lavoro occasionale

La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO), a giugno 2018 si attesta intorno alle 20 mila unità; l'importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a circa 250 euro. Per quanto invece attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a giugno 2018 sono circa 6.500 lavoratori impiegati; l'importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a circa 310 euro.

Calano i rapporti di lavoro a tempo indeterminato instaurati con gli incentivi. Confrontando il primo semestre di ciascun anno della serie storica 2014-2018, si osserva che nel 2014 i rapporti incentivati sono risultati pari al 28% (considerando sia assunzioni che trasformazioni), hanno raggiunto una quota molto elevata nel 2015 (59%) e, successivamente, sono diminuiti passando dal 45% del 2016 al 29% del 2018. Nel primo semestre 2018 su un totale di oltre un milione di nuovi rapporti a tempo indeterminato (incluse le assunzioni in apprendistato), i rapporti agevolati risultano pari a 316 mila di cui 59 mila dovuti all'esonero strutturale giovani.




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