(Teleborsa) - "Nel 2015 ci siamo assunti la responsabilità politica di far nascere" la missione
Sophia, ufficialmente denominata
European Union Naval Force Mediterranean, conosciuta anche con l'acronimo
EUNAVFOR Med. "Allora si riteneva che l'azione in acque extra-territoriali sarebbe stata solo una prima fase. Le cose in Libia sono andate diversamente e la presenza di
Sophia dura ormai da tre anni. Finora, come Italia, abbiamo da soli accolto tutti i migranti salvati. Questo non è più possibile, lo dico a nome del Governo. Occorre cambiare le regole". E' così che Ministro della Difesa
Elisabetta Trenta nella riunione informale dei ministri della Difesa Ue a Vienna affronta ancora una volta la questione migranti. Dopo il
nulla di fatto da parte di Bruxelles sulla questione immigrazione, la
Trenta è andata a Vienna
con lo scopo cambiare le regole della missione Ue nata per neutralizzare le consolidate rotte della tratta dei migranti nel Mediterraneo.
La proposta si basa su tre pilastri e punta a di modificare il porto di sbarco, ossia di introdurre il principio di rotazione dei porti, principio connesso ovviamente alla successiva ripartizione dei migranti tra i Paesi membri.
La questione, infatti continua a infiammare gli animi. Il Ministro degli Interni
Matteo Salvini, stamane ha tuonato contro il Presidente francese
Macron che ha definito
ipocrita quando parla della questione immigrazione. Stesso aggettivo utilizzato dal collega vicepremier pentastellato
Luigi di Maio nei confronti di
Gunther Oettinger quando ieri 29 agosto, il commissario Ue ha "invitato" l'Italia a "
pagare i contributi nei tempi stabiliti", dopo che
Di Maio nei giorni scorsi, a causa della mancata soluzione della questione migranti, aveva lanciato la possibilità
di bloccare i contributi dell'Italia all'Ue.
(FOTO ANSA/FLORIAN WIESER)