(Teleborsa) -
Continua a rallentare la crescita del settore manifatturiero dell’eurozona, anche nel mese di agosto.L’Indice finale IHS Markit PMI del Settore Manifatturiero dell’Eurozona è
diminuito dal valore di 55,1 di luglio, raggiungendo 54,6 punti, risultando in linea con la stima flash.
Il dato tocca i minimi addirittura da novembre 2016, ma in ogni caso si mostra al di sopra della relativa media a lungo termine di 51,9. Il PMI è rimasto al di sopra della soglia di non cambiamento di 50, segnalandosi quindi in continua espansione.
A livello nazionale,
in Italia si segnala la crescita più bassa da 24 mesi a questa parte. Il dato tocca infatti i
50,1 punti, con il nostro Paese che risulta il peggiore in Europa.A fare da traino invece sono ancora i
Paesi Bassi con un indice PMI di 59,1 punti, risalendo ai massimi da 2 mesi. La
Germania raggiunge i 55,9 punti, minimo in due mesi. Peggiora rispetto alla stima flash la
Francia, a 53,5 punti dai 53,7 previsti, tornando ai massimi in 3 mesi,
mentre la Spagna tocca i 53 punti."Per quanto
le imprese manifatturiere dell’eurozona abbiano riportato ad agosto l’ennesimo forte aumento della produzione, - commenta Chris Williamson, Chief Business Economist presso IHS Markit - tutto ciò potrebbe cambiare a causa della
crescita modesta delle nuove commesse, la più bassa degli ultimi due anni, e alle maggiori
preoccupazioni sul futuro, con tariffe e commercio globale hanno il loro impatto sull’ottimismo".