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Mercati volatili, spread in altalena: ecco l'inizio di un autunno di passione

Dalla guerra dei dazi, alle tensioni internazionali, la questione dei migranti, le agenzie di rating che mettono sotto osservazione il nuovo Governo italiano alle prese con la Manovra. Sono tutti motivi di nervosismo nelle sale operative

Economia, Finanza
Mercati volatili, spread in altalena: ecco l'inizio di un autunno di passione
(Teleborsa) - Non si preannuncia per nulla facile questo inizio di autunno per il mondo della finanza.

La guerra dei dazi che non si riesce a sedare, le tensioni internazionali, la questione dei migranti che rimane ancora aperta, le agenzie di rating che mettono sotto osservazione il nuovo Governo italiano alle prese con la Manovra. Sono tutti motivi che rendono i mercati volatili e vedono lo spread in altalena. Venerdì scorso 31 agosto, a mercati chiusi, Fitch ha rivisto al ribasso le prospettive sul rating dell'Italia portandole a "negativo" da "stabile". Un giudizio severo, certamente, che tuttavia non rappresenta ancora un taglio, bensì un "avvertimento", attenuato forse dalle rassicurazioni giunte del ministro dell'economia Giovanni Tria. Il numero uno del dicastero di Via XX Settembre ha promesso "azioni" per convincere i mercati, che hanno quindi scelto la strada della prudenza e la strategia del "no action" (per ora).

Rispetto alla scorsa settimana quando si respirava un'aria di incertezza e lo spread aveva sforato i 290 punti base, oggi 4 settembre il differenziale si ferma a 272 punti, con un deciso calo di 14 punti base ed un rendimento del BTP a 10 anni che si posiziona al 3,06%.

Nello scenario borsistico europeo i mercati rimangono cauti, mentre a Piazza Affari, il FTSE MIB continua la giornata con un aumento dello 0,93% e il FTSE Italia All-Share aumenta dello 0,93%.

In Italia, dunque l'incertezza sembra non aver preso il sopravvento e si rimane ottimisti in attesa di altri importarti appuntamenti. Quello del 27 settembre prossimo. Questa, infatti, sarà la data entro la quale il Governo dovrà presentare la nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (DEF). Poi, il successivo 15 ottobre, la Manovra arriverà sul tavolo di Bruxelles. In quell'occasione il Governo M5S-Lega dovrà mostrare le sue carte. Ma lo scontro è già entrato nel vivo con i due leader dell'Esecutivo giallo-verde che hanno priorità differenti.

Dopo le recenti polemiche sullo sforamento o meno del tetto del 3% imposto dall'Europa, il vicepremier leghista Matteo Salvini ha rassicurato sul fatto che la prossima Legge di Bilancio sarà rispettosa di tutte le regole. E questo ha convinto i mercati. Di diverso avviso il collega pentastellato Luigi Di Maio, secondo il quale "il risanamento dei conti pubblici è un obiettivo del Governo, ma un obiettivo secondario rispetto al benessere dei cittadini".





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