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Aerospazio, settore chiave: vale 13,5 miliardi di euro, davanti solo auto

Si posiziona tra i primi 10 al mondo: lo dice uno studio sulla filiera italiana dell'Aerospazio, della Difesa e della Sicurezza presentato a Cernobbio

Economia, Spazio, Trasporti
Aerospazio, settore chiave: vale 13,5 miliardi di euro, davanti solo auto
(Teleborsa) - Un settore chiave e strategico. L'Italia è nel ristretto numero di Paesi che vantano un settore Aerospazio/Difesa/Sicurezza solido e di lunga tradizione che, con 13,5 miliardi di euro di fatturato nel 2016, si posiziona tra i primi 10 al mondo. Lo dicono i risultati della ricerca "La filiera italiana dell'Aerospazio, della Difesa e della Sicurezza. Come creare sviluppo industriale, nuove competenze tecnologiche e crescita Per il sistema-Paese" , realizzata da The European House - Ambrosetti in collaborazione con Leonardo, presentata nel corso dell'ultima giornata del Forum Ambrosetti di Cernobbio.

I dati analizzati mostrano la portata, le dimensioni dell'impatto del settore sull'economia italiana. Con circa 29.000 occupati in Italia, ogni 100 addetti di Leonardo ne vengono attivati 260 nell'economia nazionale. Quest'ultimo dato, considerato insieme all'indotto di 4.000 imprese sul territorio italiano (di cui circa il 70% pmi), rende di fatto il settore AD&S secondo solo all'automotive in termini di dimensioni complessive. La sola Leonardo, con il proprio business, contribuisce a circa un quarto dell'export manifatturiero high-tech.

Queste le parole di Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo: "Noi stessi ci vediamo spesso soprattutto come un gruppo della Difesa e dell'aerospazio, ha detto, ma in realtà il nostro gruppo ha importanti ricadute su molti altri settori. Noi contribuiamo per 6 miliardi di euro l'anno all'export del nostro paese, investiamo circa 1,5 miliardi di euro in Italia e abbiamo un'importante rete di collaborazioni con il sistema universitario raggiungendo circa 40 atenei".

Che ha aggiunto: "Pensiamo di essere uno degli attori della crescita del nostro Paese, lo siamo stati anche negli anni scorsi perché anche gli anni di crisi hanno visto una crescita dei posti di lavoro nel nostro settore. E ora siamo in presenza di un trend di crescita a livello globale e va tenuto conto che solo il 15% della nostra domanda viene dall'Italia".
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