(Teleborsa) - Negli ultimi 10 anni, gli italiani, hanno perso circa 2.000 euro di PIL pro capite. A lanciare l'allarme è il
presidente di Confcommercio Carlo Sangalli commentando i dati del rapporto "Eredità pesante, congiuntura difficile, legge di bilancio complessa" preparato dall'ufficio studi.
Secondo il rapporto,
il PIL reale pro capite nel 2008 era pari a 28.200 euro mentre nel 2018 è sceso a 26.700 euro, con una riduzione del 5,4%.
Per il prossimo anno, Confcommercio stima che
senza l'aumento dell'IVA, previsto dalla clausola di salvaguardia,
il PIL aumenterà dell'1,1%. Se invece l'IVA dovesse aumentare, il tasso di espansione del Prodotto Interno Lordo si fermerà tra lo 0,8 e lo 0,7%.