(Teleborsa) -
Ryanair ha raggiunto l'accordo con tre sindacati rappresentativi italiani relativamente al
contratto di lavoro del personale di cabina, in seguito all'incontro di ieri, 13 settembre 2018, con i rappresentanti di
FIT CISL, ANPAC e ANPAV.
Con questi tre sindacati si sta delineando un asse, che porterà alla stesura del
contratto collettivo effettivo dal 1° ottobre 2018 sulla base di una serie di
principi condivisi, mentre restano in disaccordo le sigle CGIL e UIL trasporti, promotrici di un referendum effettuato presso gli scali ed in via telematica.
Le parti hanno concordato di "essere ora nelle fasi finali della definizione dei termini e delle condizioni del Contratto Collettivo di Lavoro " che
avrà una durata di 3 anni: da venerdì 1° ottobre 2018 al 31 dicembre 2021.
L'accordo, che sarà soggetto alla
legge italiana ed ai tribunali italiani, consentirà il passaggio a
contratti locali per il personale di cabina italiano entro un periodo concordato, offrirà una
retribuzione maggiore sotto una nuova struttura retributiva, che vedrà gli equipaggi beneficiare di
maggiori quote esentasse (simile ad altre compagnie aeree italiane) e introdurrà il
sistema pensionistico italiano nel pacchetto complessivo.
"Accogliamo con favore questo accordo", ha commentato
Eddie Wilson, Chief People Officer di Ryanair, aggiungendo che l'OK al contratto collettivo
"segue quelli recentemente firmati con FORSA in Irlanda e con UNITE nel Regno Unito".
"Questo contratto offrirà
significativi aumenti salariali e altri benefici per il nostro personale di base in Italia" ha aggiunto il manager, affermando che "è ulteriore dimostrazione dei significativi progressi compiuti da Ryanair nel raggiungere accordi con i nostri dipendenti e i loro sindacati in diversi paesi dell'UE, e smentisce le false affermazioni rilasciate da sindacati minori non coinvolti in queste negoziazioni, e che stanno minacciando per quest’inverno scioperi, che non avranno luogo o non avranno successo".