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UE Vestager: fine pratiche illegali di Google aprirà opportunità commerciali

La commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager, a nome della Commissione europea, in risposta all'interrogazione avanzata dall'europarlamentare del PPE Jirí Pospíšil

Economia
UE Vestager: fine pratiche illegali di Google aprirà opportunità commerciali
(Teleborsa) - "La decisione della Commissione europea impone a Google di porre fine alla sua condotta illegale entro 90 giorni. Come minimo, Google deve interrompere e non impegnarsi nuovamente in alcuna delle tre pratiche, vale a dire la vendita abbinata delle app di ricerca e browser di Google, i pagamenti subordinati all'esclusiva pre-installazione dell'app Ricerca Google e all'ostruzione dello sviluppo e distribuzione di sistemi operativi Android concorrenti".

E' quanto ha replicato la Commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager, a nome della Commissione europea, in risposta all'interrogazione avanzata dall'europarlamentare del PPE, Jirí Pospíšil, a seguito della multa record da 4,3 miliardi di euro comminata al colosso statunitense lo scorso mese di luglio per violazione della legislazione europea in materia di concorrenza.

"La decisione - ha proseguito la Vestager - richiede inoltre a Google di astenersi da qualsiasi misura che abbia lo stesso oggetto o un oggetto o effetto equivalente" alle pratiche sanzionate.

"E' esclusiva responsabilità di Google cambiare la sua condotta in modo da porre fine efficacemente alla violazione. La Commissione lo monitorerà molto attentamente. La Commissione ha analizzato dettagliatamente le argomentazioni addotte da Google nel corso dei procedimenti amministrativi" e ha ritenuto che "non fossero né necessari né proporzionate rispetto agli obiettivi dichiarati. La fine delle pratiche illegali di Google aprirà opportunità commerciali che sono state impedite dagli abusi. I produttori di dispositivi avranno l'opportunità di differenziare i loro dispositivi, sia in termini di app preinstallate che di variazioni tra sistemi operativi Android concorrenti. Ciò consentirà la concorrenza come avviene per gli operatori di mercato, per determinare quali sistemi operativi, servizi di ricerca e altre app devono prosperare sul mercato", ha concluso la Commissaria UE.
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