(Teleborsa) -
Le donne rappresentano ben il 61,1% dei lavoratori domenicali nel settore del commercio, su un totale degli occupati pari al 47,8%. Il dato viene rivelato dall'ISTAT, che ha evidenziato come i
l lavoro interessi particolarmente i giovani, che rappresentano il 42,9% del totale.Pur rimanendo prevalente il ricorso a
contratti a tempo indeterminato (78,4%) e a tempo pieno (64,4%), i lavoratori domenicali mostrano una incidenza relativamente più elevata, rispetto alla media del settore, di contratti di lavoro
a tempo determinato e di quelli part-time. I lavoratori autonomi impegnati la domenica sono il 23,5% del totale, valore inferiore alla media europea (34,3%). Diverso il dato per
i lavoratori dipendenti impiegati di domenica che rappresentano il 20,6% dell'occupazione alle dipendenze, superiore a quella degli altri paesi europei. La quota di lavoratori alle dipendenze impiegati la domenica nei settori del commercio è più alta rispetto a quello del complesso dell'economia. Su un totale di 2 milioni di lavoratori dipendenti stimati nel settore,
circa 628.000 (pari al 30,6%) risultavano aver lavorato di domenica almeno una volta nel mese precedente l'intervista e tra questi il 20,2% almeno 2 volte nello stesso mese.
Secondo l'ISTAT,
si stima che circa un quarto delle persone di 15 anni e più (24,2%) abbia effettuato acquisti di beni e servizi nella giornata della domenica. Il sabato è il giorno con la maggior incidenza di acquirenti, il 51,9% rispetto al 43% nei giorni feriali. Nell'ultimo decennio la domenica risulta l'unico giorno in cui aumentano gli acquirenti (+2%). La lettura territoriale degli acquisti domenicali mostra che i residenti del Centro Italia, con il 25,6%, si collocano sopra la media nazionale, mentre la quota scende al 23,1% per gli abitanti del Mezzogiorno.