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Manovra, Lega: "Se Tria non è d'accordo lo cambiamo". E lo Spread vola

La dichiarazione arriva dal capogruppo del Carroccio alla Camera, Riccardo Molinari

Economia
Manovra, Lega: "Se Tria non è d'accordo lo cambiamo". E lo Spread vola
(Teleborsa) - Sale l'attesa per la pubblicazione della nota di aggiornamento al DEF e con essa lo spread, che vola di 15 punti base fino a 244 punti.

Ad alimentarlo anche le dichiarazioni del capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari. Parlando della Manovra ad Agorà, su Rai Tre, il deputato ha dichiarato: "Se Tria non è più nel progetto, troveremo un altro Ministro dell'Economia".

Parole, queste, che alimentano le già elevate tensioni per un possibile scontro al vertice soprattutto sul rapporto deficit/PIL che sarà indicato nel DEF e dal quale potrebbero dipendere molte delle misure promesse dal Governo, in primis flat tax, reddito di cittadinanza e superamento della legge Fornero.

Come noto Tria ha più volte ribadito l'intenzione di raggiungere un deficit/PIL dell'1,6%, come caldeggiato da Bruxelles, mentre la coppia Salvini-Di Maio è pronta a sforare tale soglia fino al 2%.

Secondo fonti della maggioranza Lega e Movimento 5 Stelle starebbero lavorando su un livello di deficit/PIL al 2,4% per il 2019 da chiedere a Tria. Livello che potrebbe contemplare anche la revisione della Legge Fornero con l'introduzione della cosiddetta quota 100 per andare in pensione.

La prossima manovra "non sarà una legge di bilancio" ma "una manovra del popolo" con il reddito di cittadinanza e lo stop alla legge Fornero. Misure per le quali "ci avevano detto che non c'erano i soldi, ma noi li abbiamo trovati" ha annunciato ieri sera Di Maio durante una diretta Facebook.

"Sulla manovra e il livello di deficit si discute sicuramente su più dell'1,6%" aveva invece dichiarato qualche ora prima in una intervista a Radio Capital, spiegando che l'unica garanzia è il non superamento del 3%.

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