(Teleborsa) - Partenza con il nastro rosso per le principali borse europee, dove Piazza Affari è il peggior listino, in scia alla
performance negativa delle banche, sulla forte risalita dello spread. C'è nervosismo tra gli investitori nel giorno in cui
il Governo renderà nota la nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (ormai nota come NADEF) su cui si baserà la
Legge di Bilancio 2019.
Il panorama europeo è debole il giorno dopo che
la Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse, per la terza volta quest'anno. Pesa anche la
tensione commerciale fra Stati Uniti e Cina, che non dà segni di distensione.
Sul mercato Forex, lieve calo dell'
Euro / Dollaro USA, che scende a quota 1,17. Tra gli appuntamenti attesi oggi: il
Bollettino economico della BCE; la stima del PIL americano nel secondo trimestre e l'
intervento del presidente della BCE Mario Draghi.
L'
Oro è sostanzialmente stabile su 1.195,3 dollari l'oncia. Seduta positiva per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che porta a casa un guadagno dell'1,22%.
Sale molto lo
spread, raggiungendo 242 punti base, con un deciso aumento di 13 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 2,91%.
Tra gli indici di Eurolandia Francoforte, che mostra un decremento dello 0,37%. Giù anche
Londra, -0,17% e
Parigi, -0,14%.
Segno meno per il listino milanese, in una sessione caratterizzata da
ampie vendite, con il
FTSE MIB che accusa una discesa dell'1,01%.
A Piazza Affari non si salva alcun comparto. In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti
bancario (-2,27%),
telecomunicazioni (-1,41%) e
utility (-0,75%).
In questa
giornata da dimenticare per Piazza Affari,
nessuna Blue Chip mette a segno una performance positiva. Le più forti vendite si manifestano sulle banche, come
Intesa Sanpaolo, che prosegue le contrattazioni a -2,75%. Seduta drammatica per
BPER, che crolla del 2,57%. Sensibili perdite per
Unicredit, in calo del 2,52%. In apnea
Banco BPM, che arretra del 2,49%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano,
FILA (+1,24%),
Danieli (+1,09%),
Carel Industries (+0,67%) e
Ascopiave (+0,63%). I più forti ribassi, invece, si verificano su
Banca Ifis, -4,95%, che ha
rinnovato il piano di emissioni bond fino a un massimo di 5 miliardi di euro.